Entrambe sono forme di previdenza integrativa che mirano a fornire all’aderente un’entrata pensionistica aggiuntiva rispetto a quella statale, ma differiscono per alcune caratteristiche fondamental...

Fondi pensione negoziali e fondi pensione aperti

Finanza postato da Valeca || 9 anni fa

Entrambe sono forme di previdenza integrativa che mirano a fornire all’aderente un’entrata pensionistica aggiuntiva rispetto a quella statale, ma differiscono per alcune caratteristiche fondamentali: vediamo insieme cosa sono e in cosa differiscono i fondi pensione negoziali dai fondi pensione aperti.

 

Fondi pensione negoziali: gli strumenti di pensione integrativa per i lavoratori


Come suggerisce il termine, i fondi pensione negoziali (detti anche “chiusi”) vengono istituiti in seguito ad accordi e contrattazioni, contestuali a categorie specifiche di lavoratori cioè dipendenti pubblici e privati appartenenti alla stessa categoria o comparto, soci di cooperative o lavoratori autonomi organizzati per aree professionali o geografiche.

L’adesione al fondo negoziale è totalmente volontaria e la contribuzione è determinata dai versamenti erogati dal datore di lavoro, dal lavoratore stesso e dal suo Tfr (le quote di contribuzione sono stabilite in sede di contrattazione).  Uno dei vantaggi del fondo pensione chiuso è che essendo ad adesione collettiva, i costi di gestione vanno a “spalmarsi” su tutti i contribuenti, andando dunque a pesare molto poco sulle tasche del singolo aderente.

Il fondo pensione negoziale non gestisce direttamente il patrimonio; di questo si occupano enti specializzati esterni, che investono i capitali sul mercato in base alle indicazioni del gestore del fondo.

 

Fondo pensione aperto: lo strumento di previdenza complementare flessibile


A differenza dei fondi pensione negoziali, i fondi pensione aperti sono strumenti creati e gestiti direttamente da banche, società di gestione del risparmio e assicurazioni e poi resi disponibili agli investitori anche in forma individuale, e non solo collettiva. Ai fondi pensione aperti, invece, possono aderire tutti, lavoratori e non.

L’adesione ai  fondi pensione aperti  rimane a titolo volontario e la contribuzione al fondo è stabilita al momento della stipula del contratto: i rendimenti dipenderanno quindi unicamente dall’andamento dei mercati e dal tipo di investimento che l’ente intenderà affrontare.

In generale, essendo un forma di previdenza complementare ad adesione individuale, il fondo pensione aperto permette una gestione dei propri investimenti molto più flessibile rispetto a quella destinata a fondi negoziali: se da una parte questo comporta costi di gestione più alti, questi sono in parte compensati dalle importanti agevolazioni fiscali previste dalla Legge per chi vi aderisce (ad esempio i contributi, fino a un massimo di più di 5000 €,  sono completamente deducibili).

 

Per ulteriori informazioni, rimandiamo all’approfondimento sui fondi pensione aperti e su altri strumenti di previdenza complementare presente sul sito di Online Sim, società di investimento mobiliare del gruppo Ersel che permette ai propri aderenti di gestire e monitorare i propri investimenti comodamente da piattaforma web, a costi di gestione bassissimi e zero costi d’ingresso.