Per festeggiare i suoi 80 anni il maestro colombiano Fernando Botero ha scelto di animare l’estate di Pietrasanta, in Versilia, con un grande evento espositivo. S’intitola FERNANDO BOTERO: DISEGNAT...

FERNANDO BOTERO: DISEGNATORE E SCULTORE di anna scorsone alessandri

Cultura e Società postato da anna scorsone || 11 anni fa

Per festeggiare i suoi 80 anni il maestro colombiano Fernando Botero ha scelto di animare l’estate di Pietrasanta, in Versilia, con un grande evento espositivo. S’intitola FERNANDO BOTERO: DISEGNATORE E SCULTORE ed è visitabile fino  al 2 settembre 2012. “Il percorso espositivo – spiega con entusiasmo il sindaco Domenico Lombardi - si snoderà nel centro storico, in quelle piazze ed in quelle vie in cui Fernando Botero è solito trascorrere con la famiglia lunghi periodi dell’anno”.

Di lunga data, infatti, è il legame creativo del maestro con la città, instaurato dagli anni Settanta. Nel 2000 è stato designato cittadino onorario di Pietrasanta.    

Disegnatore e scultore. Nella suggestiva cornice della piazza del Duomo, Botero           presenta sei-sette bronzi monumentali, e dieci sculture di medie dimensioni  collocate  nella chiesa di Sant'Agostino insieme a un ciclo di acquerelli su tela appositamente realizzate per la mostra.  e dunque inedito. Come inedita e di elevato interesse è la serie di 40 disegni, realizzati negli anni Settanta, che per la prima volta saranno presentati al pubblico nelle sale del chiostro di Sant’Agostino. Complessivamente saranno oltre 100 opere in cui il maestro si racconterà tra presente e passato.

Personaggi generosamente rubicondi che lo hanno consacrato in tutto il mondo, forse in queste opere complice l’ambiente del circo. Dalle opere sia pittoriche che scultoree di Botero, nella loro evidente sovrabbondanza corporea, non scaturisce nulla di grottesco, anzi accoglie quei corpi con fattezze volutamente abbondanti con naturale piacere. Le  opere di Botero sono considerate vere e proprie icone dell’arte moderna dai più grandi esperti a livello mondiale. A 12 anni lo zio lo iscrive ad una scuola per toreri, dove rimarrà  per due anni (la sua prima opera conosciuta è un acquerello raffigurante un torero).

Durante i suoi studi a Liceo esprime la sua passione per il disegno dipingendo soprattutto i tori e le corride.   

Affascinato dall'ambiente culturale della capitale, Bogotà, Fernando Botero vi si trasferisce e aderisce alla scuola muralista messicana guidata da  Diego Rivera, pittore e muralista. A 16 anni espone le sue opere per la prima volta e collabora al giornale “El Colombiano”,  disegnandone le illustrazioni per i supplementi domenicali. Nel 1952 Fernando Botero vince il secondo premio al Salone degli artisti di Bogotà  e, con il denaro ricavato, si reca in Europa, per ammirare le opere di Francesco Goya  e di Tiziano Vecellio  al Museo del Prado, dove lavora come copista, mentre frequenta l'Accademia Reale San Fernando.  Durante il viaggio passa per Parigi e si ferma in Italia, dove tra il 1953 ed 1955 scopre il Rinascimento italiano e studia la tecnica dell'affresco, esegue diverse copie dei lavori di Giotto e studia i molti artisti senesi.

Nel 1955 Fernando Botero torna in Colombia,  dove è di moda l'avanguardia francese che si  discosta fortemente dal suo stile. Nel 1966  viene organizzata la sua prima mostra personale in Europa, in Germania. Una nuova mostra, organizzata al Milwaukee Art Center, riceve critiche ampiamente positive. Inizia ad esporre regolarmente in Europa, a New York e anche a Bogotà..  Espone ripetutamente le sue sculture in tutto il mondo. Tra gli eventi di maggior rilievo la mostra delle sue enormi sculture sugli Champs-Elysées nel 1992, e varie mostre negli spazi pubblici di città europee nel 1994. 

Il 21 ottobre del 2007, sempre a Pietrasanta, vengono rubate delle statue di bronzo per il valore di circa 4 milioni di euro. Le opere si intitolavano "Adamo", "Il cane", "Gatto codone", "Donna con mano nei capelli", "Ballerina vestita", "Ballerina in movimento" e "Passero". Attualmente buona parte dei ladri sono ancora ignoti, ma nel maggio 2008 due delle statue sono state ritrovate e i responsabili arrestati.

La mostra, come consuetudine espositiva di Pietrasanta è ad ingresso libero fino al 2 settembre 2012  Chiesa di Sant’Agostino – via Sant’Agostino n. 1 – Pietrasanta (LU)           

8.7.2012                                                   Anna Scorsone Alessandri