Comiso (RG) - Un’opera del ventiduenne artista comisano Fabio Romano è diventata l’immagine di copertina del bestseller “Un cuore di troppo” di Aldo Busi, edito da Mondadori. Si tratta di “Torso”,...

Fabio Romano “firma” la copertina di “Un cuore di troppo” di Aldo Busi (Mondadori)

Cultura e Società postato da inpress || 13 anni fa

Comiso (RG) - Un’opera del ventiduenne artista comisano Fabio Romano è diventata l’immagine di copertina del bestseller “Un cuore di troppo” di Aldo Busi, edito da Mondadori. Si tratta di “Torso”, un olio su tela (116 x 90 cm, 2009) esposto da Romano nella personale “Dinamiche dell’improbabile” allestita dalla Galleria Lo Magno nel giugno scorso alla Sala del Granaio a Modica e curata da Giovanna Dalla Chiesa.

Il quadro raffigura, per usare le parole di Busi «un torso che è una sorta di unione tra Giotto e Freud». In un’intervista realizzata da Francesco Borgonovo su «Il Riformista» del 15 dicembre scorso, lo scrittore “cacciato” dall’“Isola dei famosi” per le sue dichiarazioni sul Papa ha parlato, tra l’altro, dell’incontro con Fabio Romano.

«L’ho incontrato a una cena di Luigi Ontani a Londra. Vedo questo Torso senza testa nel catalogo della sua prima mostra, a Modica, provincia di Ragusa, e gli chiedo: lo hai già venduto? Mi ha detto che si trovava in una casa di Roma, ma che aspettava ancora lo pagassero. Ma quanto dovrebbero darti?, gli ho chiesto. Quattromilacinquecento euro, mi ha detto. Mi sembrava un bel po’ per uno sconosciuto di ventidue anni. Allora gli ho detto che gliene avrei dati duemiladue cento e gli avrei fatto fare la copertina del libro. In seguito, è risalito da Comiso, e andato a Roma a riprendersi il quadro e me lo ha portato a casa. Quando è arrivato gli ho dato quattromiladuecento euro, ma più i trecento euro che la Mondadori gli doveva per i diritti d’immagine della copertina, rieccoci a quei favolosi quattromilacinquecento euro. Meritatissimi, l’opera è un capolavoro, che ora sta appeso in una bellissima casa romana a goduria dei molti ospiti che vi passano e che subito rilevano la differenza tra l’arte processo di comunicazione di massa e l’arte processo espressivo di una mente unica e in sé irripetibile».

Il giovane comisano, formatosi prima alla scuola di Salvo Barone e poi all'Accademia di Belle Arti di Roma, da qualche tempo è entrato stabilmente nel novero degli artisti della Galleria Lo Magno di Modica. «Per Fabio si tratta di un eccellente biglietto da visita – ha commentato Giuseppe Lo Magno, direttore della Galleria omonima - Sono contento che un grande scrittore come Busi abbia colto il valore del nostro artista, confermando il giudizio di chi, come me, ha creduto in lui. Tra l’altro, questo conferma la bontà del lavoro svolto in questi anni dalla Galleria, da sempre attenta alla valorizzazione di giovani artisti emergenti»