Stefania Truzzoli all’interno del proprio blog analizza le principali opportunità e i ritardi che stanno caratterizzando il mercato dell’export digitale dei beni di consumo made in italy

Economia postato da articolnews || 6 anni fa

Stefania Truzzoli nel proprio blog personale analizza le opportunità e i ritardi che caratterizzando l'export digitale dei beni di consumo made in italy

Stefania Truzzoli
La crescista dell'export digitale beni di consumo made in italy analizzate da Stefania Truzzoli

Sulla base dei dati provenienti dalla ricerca dell'Osservatorio Export della School of Management del Politecnico di Milano, presentati il 15 marzo 2017 al convegno "Export digitale: una sfida, tante opportunità", si evidenzia una crescita del 24% rispetto all'anno precedente, che rappresenta secondoStefania Truzzoli una quota marginale delle esportazioni totali di beni di consumo destinati al cliente finale, meno del 6%.


Stefani Truzzoli e il peso del settore moda nelle esportazioni online

Confermato anche nel blog di Stefania Truzzoli il settore più esportato è la moda: abbigliamento e accessori hanno infatti assorbito il 60% dell'export digitale, diretto o indiretto, per un valore di circa 4,5 miliardi di euro. A seguire Food (17%) e Arredo e Design (12%), mentre gli altri settori si fermano al 6%. I canali di vendita digitale all'estero sono principalmente retailer online (come Yoox, Zalando o Net-a-porter Group), marketplace (come Amazon o eBay, con domini italiani o esteri), siti di vendite private e i siti delle stesse aziende produttrici. Le vendite possono essere dirette (gestite da un operatore italiano) o indirette (gestite da operatori esteri). Dalla ricerca Stefania Truzzoli evidenzia nello specifico un divario ancora molto ampio fra il valore dell'Export online diretto che, pur registrando una crescita significativa nel 2016, è valso solo 2 miliardi di euro, e l'export indiretto, che ha superato i 5,5 miliardi di fatturato (di cui il 60% è riconducibile al settore Fashion). I principali mercati di sbocco sono l'Europa e gli Stati uniti, con una predominanza dei Paesi occidentali europei (la Germania in testa), ma interessanti opportunità provengono dalla Cina, il Paese che detiene il primato di utenti digitali (circa la metà della popolazione si connette regolarmente alla rete)

Fonte: https://stefaniatruzzoli.it/