Nel corso degli ultimi 15 anni la comunità scientifica internazionale ha assistito alla rapida affermazione della Evidence-based Medicine (EBM), presentata nel 1992 come metodologia per applicare i...

Medicina e Salute postato da infosanita || 13 anni fa

Nel corso degli ultimi 15 anni la comunità scientifica internazionale ha assistito alla rapida affermazione della Evidence-based Medicine (EBM), presentata nel 1992 come metodologia per applicare i risultati della ricerca al paziente individuale e successivamente estesa alla pianificazione delle strategie assistenziali (Evidence-based Health Care) e di politica sanitaria (Clinical Governance).

L’estensione dell’EBM alle altre professioni sanitarie (infermieri, ostetrici, fisioterapisti, farmacisti, tecnici) ha riconosciuto nel termine Evidence-based Practice (EBP) il concetto di pratica professionale basata sulle evidenze scientifiche. La principale difficoltà per i professionisti è la mancanza di tempo per rispondere a tutti i quesiti clinici seguendo gli step classici dell’EBP, anche per le difficoltà oggettive della valutazione critica della letteratura. Questo ha portato a identificare una nuova categoria di professionisti: gli evidence-users che nell’applicazione pratica dell’EBP utilizzano prevalentemente fonti pre-digested, ossia banche dati secondarie dove il processo di ricerca-valutazione critica è già stato effettuato da esperti di metodologia della ricerca (evidence practitioners).

Fonte: http://infosanita.wordpress.com/2010/09/03/evidence-in-practice039/