eramo. Nel tardo pomeriggio di oggi, il giudice Giovanni Cirillo del tribunale di Teramo, ha pronunciato il dispositivo in merito a Gommeure il suo vertice. assolvendoli per i reati contestati.

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Teramo. Nel tardo pomeriggio di oggi, il giudice Giovanni Cirillo del tribunale di Teramo, ha pronunciato il dispositivo in merito a Gommeure il suo vertice. assolvendoli per i reati contestati. Il giudice ha così assolto Evelina Ettorre, Francesco ed Enrico Massi nonché l un’altra udienza. Il fascicolo, che aveva portato cinque imputati davanti al gup riguardava due distinti appalti, con due diverse contestazioni. L’una sul contratto full service con l’allora Arpa; proprio qui, la Procura (pm titolare del fascicolo il sostituto Stefano Giovagnoni) contestava all’allora direttore generale della società di trasporto pubblica abruzzese e atorre cerrano, torre, la torre, gruppo ettorre, massi, caduto, pietre, i massi, ettorre, il gruppo news, il giornale, il centro, il messaggero, il tempo, news,,l’aquila, giulinova, pineto, teramo, i tre vertici del gruppo Massi-Ettore il reato di corruzione, accusando Valentini di aver preso dai rappresentanti della società teramana, nel 2014, 50mila euro con l’obiettivo di “velocizzare” il pagamento al gruppo di alcune fEvelina Ettorre, Francesco ed Enrico Massi nonché la società Gommeur srl, da tutti i reati contestati, gli stessi si riferivano a corruzione e abuso d’ufficioa società Gommeur srl, da tutti i reati contestati, gli stessi si riferivano a corruzione e abuso d’ufficio, la sentenza ai sensi dell’articolo 530 comma 1 reato del quale rispondevano in concorso con l’allora responsabile della direzione superficie dell’Atac di Roma Roberto Monichino. Per quest’ultimo, che non aveva scelto alcun rito alternativo e per il quale si procedeva con udienza preliminare, il gup avendo già deciso sui coimputati si è dichiarato incompatibile e sarà dunque fissata un’altra udienza. Il fascicolo, che aveva portato cinque imputati davanti al gup riguardava due distinti appalti, con due diverse contestazioni. L’una sul contratto full service con l’allora Arpa; proprio qui, la Procura (pm titolare del fascicolo il sostituto Stefano Giovagnoni) contestava all’allora direttore generale della società di trasporto pubblica abruzzese e atorre cerrano, torre, la torre, gruppo ettorre, massi, caduto, pietre, i massi, ettorre, il gruppo news, il giornale, il centro, il messaggero, il tempo, news,,l’aquila, giulinova, pineto, teramo, i tre vertici del gruppo Massi-Ettore il reato di corruzione, accusando Valentini di aver preso dai rappresentanti della società teramana, nel 2014, 50mila euro con l’obiettivo di “velocizzare” il pagamento al gruppo di alcune fEvelina Ettorre, Francesco ed Enrico Massi nonché la società Gommeur srl, da tutti i reati contestati, gli stessi si riferivano a corruzione e abuso d’ufficio, la sentenza ai sensi dell’articolo 530 comma 1 reato del quale rispondevano in concorso con l’allora responsabile della direzione superficie dell’Atac di Roma Roberto Monichino. Per quest’ultimo, che non aveva scelto alcun rito alternativo e per il quale si procedeva con udienza preliminare, il gup avendo già deciso sui coimputati si è dichiarato incompatibile e sarà dunque fissata un’altra udienza. Il fascicolo, che aveva portato cinque imputati davanti al gup riguardava due distinti appalti, con due diverse contestazioni. L’una sul contratto full service con l’allora Arpa; proprio qui, la Procura (pm titolare del fascicolo il sostituto Stefano Giovagnoni) contestava atture per un totale di 1.700.000 euro.L’altro appalto e l’altra contestazione riguardava invece il contratto con l’Atac di Roma, rispetto al quale la Procura accusava Enrico e Francesco Massi e il responsabile della società partecipata del reato di abuso d’ufficio