Da omicidio doloso a colposo , prescrizione per oltre un centinaio di casi su 258 vittime di malattie correlate all’esposizione all’amianto, smembramento del processo Eternit bis su altre tre proc...

Italia postato da thebirdnews || 7 anni fa

 Da omicidio doloso a colposo prescrizione per oltre un centinaio di casi su 258 vittime di malattie correlate all’esposizione all’amianto, smembramento del processo Eternit bis su altre tre procure, Reggio Emilia per le vittime di Rubiera, Napoli per quelle di Bagnoli e Vercelli per quelle di Casale Monferrato. E a Torino si celebrerà a partire dal 14 giugno per due soli casi. Mentre il pubblico ministero Gianfranco Colace aveva richiesto il rinvio a giudizio di Stephan Schmidheiny per omicidio volontario, la decisione del giudice delle udienze preliminari del tribunale di Torino, Federica Bomperi, va in tutt’altra direzione.

Così, dopo che la sentenza della Corte costituzionale aveva dato ragione alla linea di accusa imbastita dalla procura di Torino, la parola giustizia, per le oltre tremila vittime di Eternit, sembra non arrivare mai e proprio da Casale Monferrato e da Torino si levano le voci dei rappresentanti dei familiari delle vittime e degli esposti. “Non è questa la giustizia che ci aspettavamo – ha dichiarato a Wired Giuliana Busto, la neo presidente della storica Associazione familiari e vittime dell’amianto (Afeva), che non nasconde una profonda amarezza ed insoddisfazione. “Riteniamo Stephan Schmidheiny colpevole di omicidio doloso e non colposo. La morte di centinaia, migliaia di persone è stata trattata dal proprietario di Eternit come un costo necessario in nome del profitto. Questo si chiama, in qualsiasi cultura e tradizione giuridica, dolo di omicidio”.

 

A questa ulteriore sofferenza per i familiari delle vittime risponde l’avvocato di Stephan Schmidheiny, Astolfo Di Amato, da noi interpellato: “Questo  processo ha creato un forte carico emotivo, che comprendiamo, ma l’enorme aspettativa nei familiari, non è proporzionale, a nostro avviso, alle reali responsabilità del nostro assistito, che non può essere il capro espiatorio dell’intera storia industriale italiana”.

Fonte: http://thebird.altervista.org/eternit-se-la-giustizia-per-le-vittime-dellamianto-sembra-non-arrivare-mai/