Particolarmente utilizzato nel campo dell’edilizia, l’eternit, una particolare mistura tra amianto e cemento a presa lenta e ad alta resistenza, entra a far parte dei prodotti più utilizzati, legge...

Eternit: il fibrocemento cancerogeno

Servizi postato da lparmy || 9 anni fa

Particolarmente utilizzato nel campo dell’edilizia, l’eternit, una particolare mistura tra amianto e cemento a presa lenta e ad alta resistenza, entra a far parte dei prodotti più utilizzati, leggeri ed impermeabili della storia a partire dal 1901. Oggi l’eternit è uno dei materiali più pericolosi per la salute dell’uomo in quanto ritenuto come il fibrocemento cancerogeno più pericoloso.

Tra norme e smaltimento

A seguito di numerosi casi di incontaminazione e morti nel settore industriale, nel 1992, venne introdotta la legge 257 in Italia, che vietò sia la produzione che la commercializzazione, l’importanzione, l’esportazione e l’estrazione dell’eternit. Grazie a questa legge ne sono derivate alcune importanti normative che comprendono le modalità di smaltimento e di bonifica di tutti quegli edifici che possiedono tale fibrocemento cancerogeno.

Lo smaltimento dell’Eternit deve essere eseguito da una ditta specializzata e qualificata nello smaltimento dei rifiuti. Ma come avviene tale smaltimento? Come prima cosa, gli operatori della ditta, attraverso dei test di laboratorio, dovranno avere la certezza della presenza di amianto su un campione di materiale.

Nel caso in cui l’esito del test risulta positivo, proseguiranno con l’incapsulamento, una tecnica di bonifica attraverso l’utilizzo di sostanze sintetiche che impediscono il rilascio delle polveri di amianto e la rimozione con il conseguente smaltimento in appositi siti di discariche, prendendo sempre delle speciali procedure per salvaguardare la sicurezza degli operatori, delle persone, degli animali e dell’ambiente in cui si trovano.

L’avvento dell’Eternit, dal 1900 ai giorni d’oggi

Il cemento-amianto è stato brevettato dall’austriaco Ludwing Hatschek nel 1901, ribattezzato grazie alla sua resistenza in Eternit (dal latino aeternitas, eternità). Con il passare degli anni questo materiale cominciò ad entrare nel vivo del commercio, nel 1915 si fabbricarono le prime fioriere in Eternit, nel 1928 cominciò la produzione di tubi in Eternit, che rappresenterà lo standard delle costruzioni degli acquedotti fino agli anni settanta.

Nel 1930, il cemento-amianto comparì nel campo dell’edilizia come il materiale più resistente e impermeabile, di conseguenza venne utilizzato per la realizzazione di lastre e tegole ideali per l’isolamento dei tetti delle case. Dopo circa 10 anni, cominciò anche la creazione di oggetti di uso quotidiano, come le sedie da spiaggia. A partire dal 1962 iniziò ad essere noto in tutto il mondo, che questo tipo di materiale, in particolare la polvere di amianto rilasciata, fosse altamente cancerogena, ma la produzione continuò lasciando gli operai delle più grandi industre nella più totale ignoranza.