La figura professionale dell’Energy manager ha 25 anni di storia. È stata introdotta a livello legislativo nel 1982, a seguito delle crisi energetiche degli anni ’70 e all’esigenza di gestire megli...

Lavoro postato da M-ICT srl || 9 anni fa

La figura professionale dell’Energy manager ha 25 anni di storia. È stata introdotta a livello legislativo nel 1982, a seguito delle crisi energetiche degli anni ’70 e all’esigenza di gestire meglio i consumi. Inizialmente il profilo dell’Energy manager comprendeva solo la dimensione energetica, poi questa figura si è evoluta con nuove competenze e una forte attenzione anche verso i temi ambientali grazie anche a un corso di Energy Manager.

Il salto di qualità arriva con la legge n.10 del 9 gennaio 1991, quando la nomina di un Energy manager diventa obbligatoria per le imprese che consumano 10.000 tep (tonnellate equivalenti a petrolio) e per gli enti pubblici e i soggetti del terziario che consumano 1.000 tep, vale a dire tutti i Comuni sopra i 10.000-15.000 abitanti. 
L’obbligo però viene spesso disatteso anche perché la legge fissa sì delle multe per chi non la rispetta, ma non indica chi dovrebbe monitorare e sanzionare le irregolarità. Attualmente grazie a un corso di Energy Manager quasi tutte le grandi imprese si sono comunque dotate di questa figura ormai diventata indispensabile. 
Nel 1987, la Commissione mondiale dell’ambiente e dello sviluppo, conosciuta anche come Commissione Brundtland, ha elaborato una definizione del concetto di sviluppo sostenibile che è ormai generalmente riconosciuta.
Essa afferma che “lo sviluppo sostenibile è uno sviluppo che fornisce i servizi ambientali, economici e sociali di base a tutti senza danneggiare la possibilità di sopravvivenze dei sistemi dai quali questi servizi dipendono” e rappresenta “… un quadro di insieme finalizzato a fornire questi servizi in una visione di lunga prospettiva, mediante un processo di costruzione di alleanze locali tra autorità e altri settori”.

L’Energy manager svolge essenzialmente tre compiti:

- capire la situazione energetica della struttura in cui lavora;
– eliminare gli sprechi;
– ottimizzare la gestione e infine proporre investimenti in tecnologie capaci di migliorare i consumi.

 

Questa figura acquisisce importanza grazie a un relativo corso di Energy Manager e sarà in continua crescita.

Fonte: http://www.eurosatellite.it/corsi/energie-rinnovabili/corso-energy-manager/