Mentre la realtà degli sfratti esecutivi assume i connotati di una vera e propria emergenza, il Fondo di sostegno all’affitto viene pesantemente decurtato

Emergenza sfratti nelle città italiane

Attualità postato da saramoca || 13 anni fa

L’incidenza dell’affitto sulle spese totali sostenute mensilmente è sempre più pesante. Non ci sono dubbi, infatti, che nel rapporto tra l’affitto, soprattutto nelle città più grandi d’Italia, e uno stipendio medio, è la prima variabile quella che sta aumentando vertiginosamente: i prezzi del mercato immobiliare non rallentano la loro ascesa, mentre le retribuzioni, nella migliore delle ipotesi, restano in una situazione di stallo. Ci si aspetterebbe, quindi, che l’attenzione politica e amministrativa si appuntasse soprattutto sulle politiche di intervento in questo settore. Invece, al contrario, la legge di stabilità per il 2011 prevede un pesante taglio alle risorse previste per il Fondo di sostegno all’affitto: dai 143 milioni previsti per l’anno in corso si passerà ai 33 milioni di euro per il 2011 e il 2012, fino ad arrivare alla esigua cifra di poco più di 14 milioni per il 2013.

Per farsi un’idea dell’importanza del Fondo, che ha già subito forti tagli rispetto agli oltre 200 milioni stanziati per il 2008, basta considerare che per l’anno in corso gli sfratti previsti in tutta Italia sono all’incirca 150mila. Le cifre più eloquenti, per quanto purtroppo non sorprendenti, sono i 22mila sfratti di Milano e i 26mila della capitale. Se l’aumento esponenziale degli affitti a Roma è realtà purtroppo nota, l’aggiunta del dato secondo il quale nel 2008 si è registrata una crescita del 170%, rispetto all’anno precedente, degli sfratti esecutivi configura un problema che sta assumendo sempre più i connotati di una vera e propria emergenza. Per Roma come per tutta la penisola.