Arrivano ottime notizie per l'economia USA. Secondo i dati che sono stati resi noti venerdì, sono stati creati 313 mila nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli (NFP). Il dato è stato miglior...

Economia USA, dati positivi sul lavoro. Il dollaro va

Finanza postato da serpentediterra || 6 anni fa

Arrivano ottime notizie per l'economia USA. Secondo i dati che sono stati resi noti venerdì, sono stati creati 313 mila nuovi posti di lavoro nei settori non agricoli (NFP). Il dato è stato migliore di quanto si aspettassero gli analisti, che avevano previsto un incremento di 205 mila nuove unità. Il quadro dei dati sul mercato del lavoro americano si completa con il tasso di disoccupazione che è rimasto immutato per il quinto mese consecutivo al 4,1%. Valori ottimi, visto che sono i minimi da febbraio 2001. Stabile anche il tasso di partecipazione al lavoro, al 63%. Per quanto riguarda i salari invece, la crescita è stata del 2,6% in rallentamento rispetto al valore dal precedente (2,9%).

Gli effetti dei nuovi numeri sull'economia USA

Il dato sul lavoro era attesissimo da chi fa investimenti sulle migliori piattaforme forex online italiane. A conti fatti questi numeri sono decisamente incoraggianti per l'economia USA, anche se l'entusiasmo è stato frenato dal deludente andamento della crescita dei salari. Adesso il focus dei mercati si sposta sull’inflazione, i cui dati di febbraio saranno pubblicati martedì prossimo.

Dopo i report sull'economia USA, il dollaro si è apprezzato sui mercati dopo una fase di iniziale stabilità in area $1,23. Questa era seguita al calo dello 0,8% di giovedì, nella seduta della riunione della Bce. L’euro si era portato ai massimi della settimana dopo al conferenza di Mario Draghi. Il cambio Eur/Usd nell'ultimo giorni di contrattazioni si è portato vicino ai minimi da una settimana, scivolando sotto 1,2280. Adesso riceviamo dall'indicatore trading macd segnali operativi di ulteriore apprezzamento del biglietto verde.

L'attenzione dei trader si sta spostando lentamente verso l'appuntamento importantissimo del FOMC del 20-21 marzo, dove con molta probabilità sarà deciso il primo rialzo dei tassi del 2018. Si tratterà della prima riunione presieduta dal nuovo numero uno della banca centrale americana, Jerome Powell. I dati recenti difficilmente potrebbero spostare le strategie della Federal Reserve, che dovrebbero rimanere orientate sui tre rialzi per l'anno in corso. Occhio però agli effetti delle nuove misure protezionistiche annunciate da Trump.