Il servizio che andrà in onda l’11 marzo prossimo a La Vita in diretta parlerà della mostra dedicata a Mario Del Monaco da Chez Donella, il salotto culturale trevisano diretto dalla nipote Donella...

Donella e Mario del Monaco a La vita in diretta Il passato e il presente che guardano al futuro. Nel segno della trasversalità

Musica postato da Studioalfa || 5 anni fa

Il servizio che andrà in onda l’11 marzo prossimo a La Vita in diretta parlerà della mostra dedicata a Mario Del Monaco da Chez Donella, il salotto culturale trevisano diretto dalla nipote Donella Del Monaco (Treviso, via Postumia 41) che ospiterà, per l’occasione, uno dei più celebri format televisivi pomeridiani per gettare un ponte fra passato e futuro. Donella ripercorrerà, infatti, due momenti centrali nella vita artistica sua e della sua famiglia: a cominciare dal 1959, anno in cui il grande Mario Del Monaco ricevette l’Ordine di Lenin, su invito di Kruscev in persona: primo passo, grazie alla musica, quindi per il disgelo, in piena Guerra Fredda. Un salto di quindici anni e si arriva al 1974, anno in cui Donella fonda gli Opus AvanTra ed esce con il primo disco - Introspezione - di questo progetto, molto amato dallo zio Mario, che gettava un ponte fra la classica, la contemporanea e il rock.

Così come a gettare un ponte è anche il recentissimo Rosa Rosae, uscito a inizio 2019 per MP Records, prodotto artisticamente da Renato Marengo, e dedicato all’amore nelle sue declinazioni di sacro e profano. Scritto con Paolo Troncon, a cui sono anche affidate le parti al pianoforte e nella cui musica Donella si tuffa con le sue originalissime rielaborazioni, questo album si immerge sapientemente anche nelle magiche sonorità del latino che alterna, col suo particolarissimo modo di cantare tra lirico e pop, ad un italiano estremamente poetico e raffinato.


Il nuovo Ensemble comprende Mauro Martello, flauti, sax soprano e duduk, (ma anche autore delle musiche di uno dei brani del CD, Vento del Nord), Andrea De Nardi alle tastiere, Paolo Troncon al pianoforte, sapiente e originale compositore di profonda formazione classico-contemporanea, al violoncello Laura Balbinot e Giorgio Cedolin alla batteria. Si aggiungono i prestigiosi interventi di Toni Esposito, Alberto Radius, Lino Vairetti e Jenny Sorrenti. Ne esce dunque un vitale, intenso connubio di spessore compositivo e presenza interpretativa. I testi sono di Donella, le musiche di Paolo Troncon, tranne il brano Vento del nord scritto da Mauro Martello.