A settembre la disoccupazione in Italia era cresciuta all'11,7%, ma per effetto della maggiore spinta degli italiani a cercare lavoro. A ottobre scende all'11,6%, ma perchè più italiani quel lavoro hanno smesso di cacciarlo. Sono dati in chiaroscuro quelli pubblicati giovedì dall'Isat. Se il tasso complessivo dei senza lavoro scende infatti di un decimo, la flessione è frutto soprattutto della crescita degli inattivi, i cittadini che si dichiarano indisponibili all'impiego, aumentati di 82mila unità (+0,6%). Un allontanamento dal mercato del lavoro che "bilancia" la diminuzione degli occupati, 30mila in meno rispetto a settembre (-0,1%), portando giù il dato complessivo della disoccupazione. "La riduzione dei disoccupati - spiega l'Istat - è attribuibile alle donne, mentre si registra una lieve crescita tra gli uomini, e si distribuisce tra le diverse classi di età ad eccezione degli ultracinquantenni". La nota positiva è invece quella che viene dalla disoccupazione giovanile, che continua la sua discesa e arriva al 36,4%, il livello più basso registrato dall'Istituto di statistica dal 2012. Anche se, pure in questo caso, la discesa è determinata soprattutto dall'aumento degli under25 che si dichiarano inattivi.