L’Associazione Italiana Ricostruttori di Pneumatici ha reso noto uno studio sulla percorrenza media delle auto nel nostro paese. L’analisi, condotta dall’Osservatorio sulla Mobilità Sostenibile, ha evidenziato che nel 2010, rispetto all’anno precedente, c’è stata una lieve diminuzione dell’utilizzo delle automobili (passate dal 65,6% al 64%).

A diminuire sono stati anche i chilometri percorsi, secondo una tendenza che porterà gli attuali 12.000 chilometri annui per automobile agli 11.000 del 2015.

Questa tendenza ci accomuna alla Francia e alla Germania, mentre va in controtendenza la Gran Bretagna, che nel 2015 vedrà crescere la percorrenza media di ogni vettura.

Quali sono i motivi di questo cambiamento?

Tra i fattori principali c’è la crescita del prezzo della benzina che ha spinto gli automobilisti ad adottare alcune accortezze (es. colleghi che vanno a lavoro con un unico mezzo) o all’utilizzo dei mezzi pubblici.

Un altro dato importante è legato alla crescita del parco automobili italiano; molte famiglie acquistano una seconda macchina, dividendo così i chilometri percorsi su due diverse vetture.

Particolarmente interessante la percentuale d’italiani che utilizzano l’auto per andare a lavoro (42,2%) se confrontata con quella di coloro che la usano per andare in vacanza (67,2%).

Rispetto alla monotonia del tragitto casa-lavoro, spesso condito da altre fonti di stress (basta pensare al tormento della ricerca del parcheggio), il viaggio verso il posto di vacanza permette di percorrere strade sconosciute con la consapevolezza di andare incontro ad un periodo di riposo. La situazione ideale per godere del piacere di stare alla guida, specialmente se si è al volante di macchine particolarmente performanti.

Non tutti possono permettersele a causa dell’eccessivo costo, ma tra le auto di seconda mano possono nascondersi grandi sorprese; berline di lusso come la bmw 730, suv sportivi come la bmw x6 e tante altre ancora, in linea coi gusti e nel rispetto delle tasche di tutti. O quasi.