Una volta il digiuno era legato a scelte religiose; oggi è visto invece come una forma di purificazione fisica, un'eliminazione delle tossine che dovrebbero aver inquinato il nostro corpo a s...

Digiunare...no grazie!

Salute e Benessere postato da Benedetto || 13 anni fa

Una volta il digiuno era legato a scelte religiose; oggi è visto invece come una forma di purificazione fisica, un'eliminazione delle tossine che dovrebbero aver inquinato il nostro corpo a seguito di un regime alimentare sbagliato.Ora e' possibile mostrare come il digiuno, anche saltuario, è effettivamente dannoso.
Durante una riduzione di calorie, l'organismo può attuare un processo di adattamento o di accomodamento. Con l'adattamento si ha un abbassamento del metabolismo basale in modo da preservare le risorse, mentre con l'accomodamento le risorse vengono utilizzate per sopperire alla mancanza di sostanze nutrizionali. In genere l'organismo tende a utilizzare processi di adattamento che non sono pericolosi (per esempio non è intaccata la massa magra). Con il digiuno è molto probabile che intervengano processi di accomodamento, soprattutto se è protratto. Infatti la gluconeogenesi (l'impiego dei lipidi e delle proteine per ottenere il glucosio necessario per mantenere i valori glicemici nella norma; le scorte di glicogeno vengono infatti esaurite in meno di 24 ore) già dopo qualche giorno comincia a produrre effetti negativi: la massa magra viene intaccata per convertire le proteine in energia (con conseguente sovraccarico epatico) e allo stesso scopo vengono utilizzati anche i grassi (con effetto dimagrante) con conseguente accumulo di scorie chetoniche. Cosiche' il digiuno invece di purificare il corpo lo intossica.
Anche il digiuno di un giorno non è positivo. Infatti un sedentario che ha un fabbisogno calorico di 1.800-1.900 calorie ne spende circa 1.400 per il metabolismo basale. Ciò vuol dire che per vivere, l'organismo, digiuni o no, produce scorie, la depurazione non dipende dal digiuno, ma dalla capacità di eliminare queste scorie; se questa capacità viene meno o semplicemente diminuisce, il digiuno non può certo ripristinarla. Quindi ci si deve chiedere quando il digiuno inizia a far male, consapevoli che bene non fa mai. La risposta è nella quantità delle scorie che il processo di gluconeogenesi produce, smontando i muscoli e bruciando grassi in presenza di scarse o scarsissime riserve di carboidrati per avere l'energia necessaria. Poiché la gluconeogenesi serve per sopperire alla mancanza di energia, i danni del digiuno dipendono dall'energia spesa dal soggetto,un conto è digiunare stando a letto e un conto è digiunare facendo una vita attiva.