La crisi del Napoli è ormai alle spalle, gli screzi tra Benitez e De Laurentiis no. Al Napoli non sono bastate tre vittorie consecutive in campionato ed il passaggio alle semifinali di Europa Leagu...

Calcio postato da napolisportwev || 9 anni fa

La crisi del Napoli è ormai alle spalle, gli screzi tra Benitez e De Laurentiis no. Al Napoli non sono bastate tre vittorie consecutive in campionato ed il passaggio alle semifinali di Europa League per gettare acqua sul fuoco sul rapporto ormai deteriorato tra tecnico e presidente. Un tira e molla per il rinnovo del contratto, in scadenza a giugno, che va avanti da mesi tra incontri procrastinati e periodi di riflessioni. Quest’ultimi, spesso, utilizzati per guardarsi intorno alla ricerca di un  possibile sostituto dello spagnolo da parte di De Laurentiis ed un offerta allettante di un top club da parte di Benitez. In mezzo a tutto questo il ritiro imposto dal patron azzurro non più di quattro settimane fa e accettato a malincuore dall’allenatore ex Liverpool.

Dopo il trionfo di Wolfsburg rimbombano ancora l’eco delle parole di Benitez: Sono pronto al rinnovo, ma dipende dal business plan”. E’ ovvio che tutto dipende dai milioni Champions ma il gelo che perdura ancora oggi tra Benitez e De Laurentiis di certo non lascia ben sperare.

L’integralismo di Benitez, il modulo a prescindere dal valore dei giocatori, la sua difficoltà a sintonizzarsi sulle italiche frequenze, hanno inciso non poco sullo sconcertante andamento in un campionato in cui francamente questo Napoli poteva e doveva essere alle spalle della Juve oggi lontana 17 punti! Ma il valore del tecnico spagnolo è fuori discussione, il suo curriculum, lo spessore tecnico e il suo respiro internazionale ci ha fatto sentire europei. Ecco perchè De Laurentiis ha voluto incontrare Benitez in gran segreto lunedì scorso, per provare a riallacciare un rapporto logorato già dalla sciagurata partita di Bilbao per poi peggiorare a seguito delle decisioni del patron, con quel ritiro “punitivo-propositivo” lontano anni luce dai metodi di lavoro dell’ex Liverpool.

E’ stato un appuntamento non previsto in calendario, una sorpresa, scatenata forse dal successo esuberante sulla Sampdoria, dalla maiuscola prova della squadra, dalla necessità di accomodarsi intorno ad un tavolo e provare a parlare un po’, magari di business-plan e sicuramente del futuro.

Questo incontro De Laurentiis lo ha fatto a modo suo, irrompendo a Castel Volturno, dialogando con Benitez e anche con Bigon, ripercorrendo insieme al tecnico ed al ds i punti-chiave per la progettazione, cercando di ritrovarsi, perchè, in questo momento, le energie vanno rivolte principalmente al campo (secondo posto ancora nel mirino e semifinale di Europa League sono obiettivi troppo prestigiosi). E’ un passo, questo, per cercare di trattenere Benitez, anche se il tecnico spagnolo ha già fatto comprendere quali sono le sue richieste per continuare la sua avventura partenopea, ed il confronto, che avrà sicuramente altri round, si può riassumere in questi cinque punti fondamentali.

LE GARANZIE SUL PROSSIMO MERCATO: la squadra ha bisogno di tre colpi importanti tra difesa e centrocampo per far fare il definitivo salto di qualità alla rosa che permetterebbe di competere in campionato con la Juventus. L’anno scorso trattative importanti ben condotte dallo staff azzurro si sono arenate sul più bello (vedi Gonalons e Kramer) e se si vuole crescere questo non può ripetersi. In questo senso vanno le ultime dichiarazioni di De Laurentiis: “Devo fare tre acquisti mirati. Se entreremo in Champions avremo più ossigeno e potremo migliorare, ma non c’è bisogno di sostituire Higuain, Gabbiadini, Callejon, Mertens o Insigne”.

LO SCOUTING E DS - Benitez ritiene necessario e di fondamentale importanza, per dare continuità al progetto tecnico, la conferma del settore scouting (in scadenza) e dello stesso Bigon, più volte elogiato di fronte alla stampa per le sue doti. In questi due anni grazie alla fusione delle conoscenze e dei dati in possesso del gruppo scouting con quelli del tecnico spagnolo si è potuto destreggiarsi con buoni risultati fra i “paletti” imposti da De Laurentiis nel rispetto del Far play finanziario.

CENTRO SPORTIVO - La squadra ha bisogno di un centro sportivo all’avanguardia. Castelvolturno non soddisfa le esigenze di calciatori e tecnici e non è al momento al livello di una squadra che lotta per i vertici della Serie A ed è ormai stabilmente nelle competizioni europee.

IL SETTORE GIOVANILE - La fucina di talenti che garantisce la Campania non viene sfruttata da un club che vive situazioni ancora troppo precarie per i suoi giovani. “Per ciò che riguarda il vivaio, ho già trovato una situazione dove ho 8 ettari per costruire dai 4 ai sei campi tra sintetico ed erba per le mie squadre giovanili. Ci stiamo lavorando: oltre ai campi i ragazzi avranno a disposizone albergo e foresteria” Con queste parole De Laurentiis chiarisce la sua intenzione nel porre rimedio a questo handicap. E il fatto stesso che il patron azzurro negli ultimi giorni stia anche valutando varie strutture come quelle di Sant’Antimo, Marianella e Sant’Arpino, lo conferma.

QUESTIONE STADIO – Altro importantissimo punto è quello riguardante lo stadio. Il San Paolo è ormai antiquato ed il club ha bisogno di un progetto chiaro e scevro dei rimandi burocratici degli ultimi anni per la sua riqualificazione. “Abbiamo convocato gli stessi architetti dello Juventus Stadium, per consegnare il progetto di massima al Comune. Dopo di che si passerà al progetto attuativo e ci vorranno 60-90 giorni d’attesa, poi ci sarà un periodo in cui il Comune darà il via libera“. Anche in questo senso, i prossimi mesi possono essere decisivi per la partenza dei lavori annunciati più volte dal Comune.

Ora stiamo solo ai primi round di questo confronto/scontro avuto a colpi di business plan…con la speranza che poi i lividi non vengano ai noi tifosi azzurri.

Fonte: http://www.napolisportweb.it/de-laurentiis-vs-benitez-primo-round-a-colpi-di-business-plan/