In Italia culla del Barocco, da un po’ di tempo si verifica sempre più spesso che nei piccoli centri, ci si dia da  fare per promuovere mostre ed eventi di qualità. Ne è conferma la  mostra “Da  Ru...

Cultura e Società postato da anna scorsone || 10 anni fa

In Italia culla del Barocco, da un po’ di tempo si verifica sempre più spesso che nei piccoli centri, ci si dia da  fare per promuovere mostre ed eventi di qualità. Ne è conferma la  mostra “Da  Rubens a Maratta, Le meraviglie del Barocco” a cura di Vittorio Sgarbi: la mostra andrà in scena  dal 29 giugno al 15 dicembre 2013 nelle Marche ad Osimo, in provincia di Ancona. Un appuntamento importante di rilevanza internazionale in ragione dei grandi nomi coinvolti e degli straordinari capolavori presentati.

Un’ampia sezione verrà dedicata all’opera di Carlo Maratta pittore marchigiano di grande fama internazionale, nato a Camerano e un po’  dimenticato a livello nazionale, per il quale  quest’anno si celebra il terzo centenario  dalla scomparsa.

Sarà un importante appuntamento con l’Arte e con la Storia volto a far riemergere dall’ombra opere dimenticate o inedite che testimoniano la vitalità della realtà pittorica di questo territorio. In mostra oltre cento opere tra cui oltre ai tantissimi  dipinti anche  arazzi, sculture ed oreficerie sacre, tra cui spicca un arazzo che la Confraternita del Sacramento di Ancona commissionò e che pagò  una cifra spropositata a Pieter Paul Rubens. Il pittore olandese lo fece filare nelle Fiandre utilizzando filati d’oro e d’argento. Ad oggi l’arazzo dopo quattrocento anni si presenta in tutta la sua smagliante bellezza ed è uno dei capolavori in mostra che più incuriosisce.  L’arazzo è ancora integro, ed è conservato al Museo Diocesano di Ancona. In mostra quindi sarà come vedere l’arazzo appena uscito dall’atelier che lo ha tessuto.  Le stesse lumeggiature eseguite con filati in oro e argento conservano la freschezza del passato, fatto del tutto straordinario. Così non è per i bellissimi arazzi conservati al Quirinale, agli Uffizi, nei Musei Vaticani  o al Palazzo Reale di Torino che sono penalizzati dalle trasformazioni subite dai colori, che risultano oggi molto scoloriti o alterati dai raggi solari.     

La  mostra riunisce capolavori assoluti, passando per i nomi più importanti del Barocco italiano, da Rubens, Maratta, Pomarancio, Mattia Preti, Solimena, Vouet, Guido Reni, Guercino, Gentileschi,  molti altri maestri di dimensione universale, espressione di un barocco non locale ma da capitale dell’arte. È Vittorio Sgarbi, infatti,  a sottolineare la valenza europea della mostra data dai grandi artisti presenti.

“Il Comitato Scientifico” – fa rilevare il Professor Stefano Papetti – ha operato un’ampia ricognizione volta anche a far riemergere dall’ombra opere dimenticate o inedite, che testimoniano la vitalità del territorio marchigiano in campo artistico, prendendo in esame una vasta area che va da Osimo, Ancona, Camerano, Loreto, Senigallia e Fano, fino alle storiche cittadine di Fabriano e Sassoferrato.  Verrà data l’opportunità al cittadino di approfondire la conoscenza di un periodo storico così ricco di novità segnato dai più rappresentativi  artisti dell’epoca. Un suggestivo percorso all’interno della città, un museo a cielo aperto che, da Palazzo Campana condurrà alla scoperta di preziosi interni barocchi, di Chiese e Palazzi, come quello voluto dal Cardinale Antonio Gallo, fino al salone affrescato da Pomarancio per decorare la Sala del Tesoro e la cupola della Basilica di Loreto. I visitatori potranno ammirare una imponente tela del Guercino, collocata sull’altare maggiore della piccola chiesa di San Marco ed una splendida opera di Mattia Preti, rimasta fino ad oggi sconosciuta, nel Santuario eretto dai Francescani nel XIII secolo, dedicato al venerato patrono di Osimo, San Giuseppe da Copertino, il singolare “Santo dei voli” vissuto nel Seicento.

Questo importante evento culturale della Regione Marche è stato possibile realizzarlo grazie e soprattutto ad importanti sinergie che sono state messe in  piedi negli ultimi mesi con la collaborazione della Fondazione Don Carlo e dell’Istituto Campana. Afferma Il sindaco Stefano Simoncini che, insieme all’assessore alla cultura Achille Ginnetti, ha voluto fare il punto sull’arte della mostra:  La fondazione Don Carlo ha fornito un contributo decisivo sia nella fase preliminare, lanciando la proposta della mostra ad Osimo, che in quella progettuale ed organizzativa a tutto campo. Inoltre  l’istituto Campana ha dato la sua disponibilità ad accogliere negli splendidi ambienti del palazzo le opere settecentesche.  Tra le collaborazioni, si sono aggiunte, inoltre la Soprintendenza Beni Culturali Storici Artistici delle Marche di Urbino, la Camera di Commercio di Ancona e della Confcommercio Marche. L’aspetto economico della mostra è di 180 mila euro che verrà coperto in parte con contributi regionali ed in parte dagli incassi e dalle vendite dei cataloghi e attraverso le sponsorizzazioni. Afferma l’assessore Ginnetti che l’attento ed oculato controllo della spesa consentirà di rimanere in linea con quanto preventivato.

Da Rubens a Maratta: Meraviglia del Barocco – Osimo Museo Civico – Palazzo Campana. Orari: dal 29 Giugno al 30 Settembre da martedì a giovedì 10.00-13.00 – 16.30-20.30; venerdì 10.00-13.00 – 16.30-23.00; prefestivi e festivi 10.00-23.00.

Ottobre, Novembre e Dicembre da martedì a venerdì 9.30-12.30 – 16.00-19.00 prefestivi e festivi 10.00-19.00, chiuso il lunedì. Ultimo ingresso: 30 minuti prima della chiusura.

Catalogo a cura di Vittorio Sgarbi, Stefano Papetti e Liana Lippi. Catalogo stampa Silvana Editore.

               Anna Scorsone Alessandri 

Fonte: http://www.culturaearte.it/testi.asp?i=4C3DDB