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Turismo postato da DreamBlog || 13 anni fa

Cari amici del Dream Blog, buon inizio di settimana! Riprendiamo oggi la navigazione con un nuovo appuntamento della rubrica "Da costa a costa"; uno spazio dedicato al mare e a tutte le principali informazioni, notizie, iniziative che ruotano intorno ad esso ed all’ambiente. Per un affetto più consapevole e rispettoso.


Ancora pochi giorni e le coste italiane rischiano di non avere più difesa in caso di inquinamento marino.

Il 5 ottobre scade infatti la convenzione tra il Consorzio nazionale Castalia e il Ministero dell’Ambiente, ed essendo andata deserta la gara per il rinnovo della concessione (il bando era considerato troppo oneroso dagli armatori), l’attività di pronto intervento cesserà e non potrà più esserne garantito il servizio in caso di necessità.

Ad oggi la procedura di intervento passa per il Centro Operativo Emergenze in Mare, istituito presso il Ministero dell’Ambiente, con compiti di coordinamento generale degli interventi nei casi di inquinamento o grave pericolo di inquinamento. Da qui viene allarmata la flotta di Castalia Ecolmar: dieci unità d’altura e venticinque unità costiere dislocate in 35 porti italiani, 4 sedi operative periferiche, ad Olbia, Ravenna, Civitavecchia e Messina. Il posizionamento delle unità navali lungo il territorio nazionale garantisce l’intervento entro le 5 ore dal momento in cui viene impartito l’ordine di intervenire, se entro le 3 miglia dalla costa, altrimenti entro le 12 ore per incidenti al largo.

"Chiederemo un incontro urgente con il Ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo perché la scadenza del 5 ottobre della convenzione venga prorogata, in assenza di nuove gare indette per il rinnovo della concessione per i servizi di antinquinamento marino". Questa la dichiarazione del vicesindaco di Ravenna Giannantonio Mingozzi, al termine del convegno sulle modalità di intervento in caso di sversamenti n mare sulle coste italiane, che si è svolto giovedì scorso presso la sede di Confindustria. "Si è deciso di chiedere un incontro immediato al competente Ministero affinché i mezzi attualmente a disposizione possano continuare a garantire un servizio essenziale per le prospettive del nostro turismo e per la salvaguardia dell’ambiente marino".

 

Valorizzazione del territorio con nuove infrastrutture portuali. Sono queste le linee guida di un investimento da 50 milioni di euro, di cui 17 nel prossimo triennio, su cui punta il Venezia Terminal Passeggeri i cui soci ha approvato il bilancio di oltre 26 milioni di euro, con una crescita del 9%.

Il quadruplicamento del numero di crocieristi negli ultimi quattro anni – emerge dalla relazione – ha portato lo scalo lagunare al primo posto tra gli homeport del Mediterraneo e all’undicesimo posto nella classifica internazionale dei porti crocieristici.

Venezia – ha commentato il presidente del Vtp, Sandro Trevisanato ha ottenuto risultati superiori rispetto a tutti gli altri porti europei e italiani, guidando la riscossa delle crociere nel Mediterraneo”.

Tra i progetti previsti, la realizzazione di una innovativa passerella d’imbarco basata sul modello degli ascensori, in grado di imbarcare tremila persone l’ora (che sarà presentata a metà gennaio), la fase-due del terminal Isonzo (completato per la primavera 2011), il recupero dei terminal 109-110 (completamento previsto per la primavera 2012).

 

Crociere con il vento in poppa: il settore europeo regge all’impatto della crisi economica e, grazie soprattutto ad un’oculata politica dei prezzi e dell’offerta, mette a segno una crescita anche in tempi difficili. E’ quanto è emerso nel corso dell’ European cruise council (Ecc) che, a Bruxelles, ha riunito gli operatori del settore.

Nel 2009 i passeggeri europei delle crociere sono stati 4,9 milioni (+12%), ma nel complesso ben23,8 milioni (+9%) hanno toccato porti Ue, spendendo 1,5 miliardi di euro. E molte sono ancora le potenzialità di crescita: solo nell’anno in corso si stima che i croceristi siano destinati ad aumentare di un ulteriore 5,4%. Complessivamente, l’industria del settore ha generato più di 34 miliardi di euro in beni e servizi. L’Italia resta saldamente al primo posto per l’impatto economico del settore. Il nostro Paese inoltre, insieme alla Grecia, continua ad essere la destinazione preferita da chi sceglie di fare una crociera.

 

Nei mari del mondo sono state censite 230.000 specie: 25 aree studiate, 10 anni di lavoro, 360 ricercatori provenienti da 80 nazioni. Questi, in sintesi, i numeri del primo censimento degli animali che popolano gli abissi messo a punto dal Census of Marine Life (Coml) che proprio oggi, al Royal institution a Londra, in una conferenza organizzata con il National geographic, presenterà lo studio.

Secondo i primi dati il Mediterraneo risulta al quarto posto per ricchezza di biodiversità ma è anche il mare che purtroppo – affermano i ricercatori – rischia maggiormente. Le aree con più vita sono il Giappone e l’Australia, entrambe con circa 33.000 specie, seguite dalla Cina con 22.000 e dal Mediterraneo – che tra crostacei, pesci e alghe – detiene una natura sommersa di 17.000 specie animali. Al quinto posto c’è il golfo del Messico – che però ha ora subito l’onda della marea nera – in cui vivono 15.000 specie.

Il 70% del profondo blu però è ancora da scoprire. Per quello che si è riusciti a conoscere, lo scettro dei mari va ai crostacei che costituiscono il 19% di tutte le specie trovate, seguite dai molluschi al 17%, i pesci al 12%, le alghe e i protozoi entrambe al 10%. La categoria altri vertebrati (in cui sono contenuti mammiferi marini, tartarughe, uccelli marini) conta per il 2%.

Inoltre, proprio il Mediterrneo è risultato il mare più a rischio di perdere questa ”ricchezza di biodiversità” sia per la presenza dell’uomo (l’area marina con il più alto numero di rotte commerciali) che per causa dei cambiamenti climatici.

Dal confronto con i dati storici, infine, è emerso che alcune popolazioni hanno subito diminuzioni anche del 90%, con il rischio di perderle.

(Fonte ANSA)

 

Presentata in occasione dell’edizione 2007 del Salone Nautico di Genova, è dedicata ai professionisti, agli appassionati di nautica e a tutti i navigatori, del mare e di internet. E’ la prima web radio dedicata agli amanti del mare e della navigazione. Atmosfere soul, latin jazz, longue, suggestioni esotiche, ma anche notizie, informazioni utili e tante rubriche autorevoli, come ad esempio: "Storie di Mare", dedicata ai personaggi e alle imbarcazioni entrate nella storia, ed ancora "Novità di prodotto", un approfondimento su tutte le novità in uscita dai cantieri con le relative prove in mare. E’ Radio Monte Carlo Marine! Sintonizzatevi: http://www.radiomontecarlo.net/it/multimedia/webradio/rmc_marine

 


 


Fonte: http://imblogger.altervista.org/2010/10/04/da-costa-a-costa-un-mare-di-argomenti-ii/