La maggior parte di noi ne avrà sentito parlare molte volte, magari da un amico appena avvicinatosi a questa pratica. Altri invece sentono il nome per la prima volta. Parliamo della cristalloterapia: una pratica antica che consiste nell’utilizzo principalmente di cristalli, minerali e pietre preziose come metodo di guarigione. Per chi volesse approfondire vi segnaliamo un bell’articolo introduttivo pubblicato pochi giorni fa su benessere24h.it.

Noi oggi ci chiediamo quanto di scientificamente provato ci sia per quanto riguarda i risultati di questa terapia in termini di guarigione.  A suo favore dobbiamo constatare che la cristalloterapia è attiva come pratica di medicazione fin dall’antichità con il nome di litomedicina: utilizzata soprattutto in varie culture in Asia ed Europa. Non ha raggiunto mai però l’importanza di altre discipline non riconosciute dalla medicina tradizionale come ad esempio quelle erboristiche.

L'aspetto principale su cui si basa la cristalloterapia riguarda la peculiare caratteristica dei minerali di emettere energia grazie ai loro campi magnetici in modo costante e uniforme.

In pratica ogni minerale sarebbe in grado di emanare vibrazioni specifiche le quali poi, secondo la disciplina,  potrebbero entrare in risonanza con alcuni organi del corpo: influenzando alcune reazioni corporee, spirituali o intellettuali e quindi curando.

La cristalloterapia considera inoltre la struttura interna dei minerali, fondata su un modello geometrico piuttosto rigoroso e noto con il termine di "sistema cristallino". Esistono diversi sistemi cristallini a seconda della struttura mineralogica alle quali corrispondono determinate caratteristiche emotive e comportamentali della persona o sulle quali possono avere effetto.

 E’ chiaro che a livello scientifico né le affermazioni sui campi elettromagnetici né tantomeno quelle che mettono in relazione le strutture minerali a quelle del corpo o addirittura della mente umana hanno una benché minima valenza scientifica. D’altro canto nessuno scienziato degno di tal nome potrà mai negare quanto poco la scienza sia in grado di spiegare: specialmente sull’universo umano. Quindi, a patto di non sostituire questo tipo di discipline alla medicina tradizionale, nessuno vi vieta di sperimentare sulla vostra pelle se dei benefici effettivi ci siano.