Contaminante oltre i limiti di legge nell’integratore alimentare, il ministero della Salute segnala richiamo Il ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte del produttore di alcuni l...

Contaminante oltre i limiti di legge nell’integratore alimentare, il ministero della Salute segnala richiamo

Attualità postato da dagata || 1 anno fa

Contaminante oltre i limiti di legge nell’integratore alimentare, il ministero della Salute segnala richiamo Il ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte del produttore di alcuni lotti dell’integratore alimentare di Chrysanthellum americanum (crisantello) a marchio PhytoItalia, perché da analisi svolte dal fornitore della materia prima, in corso di verifica, è emersa la presenza di un contaminante oltre i limiti stabiliti dal regolamento 396/2005. Pur essendo datato 20/03/2023, il ministero ha pubblicato l’avviso di richiamo soltanto il 29/03/2023. Il prodotto in questione è venduto in confezioni da 60 capsule da 250mg con i numeri di lotto 221414, 221494 e 222097 e il termine minimo di conservazione l’08/2025, e in confezioni da 200 capsule da 250mg con i numeri di lotto 221493, 221882 e 222085 e il termine minimo di conservazione l’08/2025. L’integratore richiamato è stato prodotto per PhytoItalia Srl dall’azienda Nova Salus Fitolab Srl, nello stabilimento di via Galvano 12A a Rubano, in provincia di Padova. In precedenza, il ministero della Salute aveva segnalato il richiamo di un altro integratore alimentare di crisantello, a marchio Arcangea, per la presenza del pesticida organofosfato Clorpirifos nelle parti aeree di cristantello segnalata dal fornitore. Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, raccomanda a scopo precauzionale di non consumare l’integratore con i numeri di lotto segnalati e, se possibile, restituirlo al punto vendita d’acquisto. Non essendo possibile stabilire un livello di esposizione sicuro per i consumatori, esiste un potenziale rischio per la salute umana. Di conseguenza, è necessario richiamare e ritirare tutti i prodotti che contengono il contaminante dal mercato europeo, anche se in piccole quantità. La decisione del ministero della Salute è stata presa con l’intento di tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini ed è stata accolta con favore dall’associazione “Sportello dei Diritti”.