trattamento sanitario abbligatorio ed abuso sui diritti umani

Conclusa la mostra: Il volto sconosciuto della psichiatria Errori e orrori

Italia postato da ccduroma || 11 anni fa

 

Roma 25 aprile 2012  - Da Mercoledì 11 a domenica 22 aprile, presso il Palazzo Ferrajoli, nella centralissima P.zza Colonna, si è tenuta la mostra dal titolo: “Il volto sconosciuto della psichiatria – Passato e presente di errori e orrori”. Alle ore 18:30 di mercoledì 11, Silvio De Fanti, vice presidente del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus, organizzatore dell'evento, ha presentato l'iniziativa e introdotto gli opsiti dell'inaugurazione: il dott. Luigi Oppido, già Direttore dell'Assessorato alla Sanità della Regione Lazio, il dott. Mauro Scanu, Presidente di Solidaritalia, l'avv. Giulio Berri, Pubblico Ministero Onorario del Tribunale Penale di Roma, e lo psichiatra Giorgio Antonucci che nel 1969 ha lavorato nell'ospedale psichiatrico di Gorizia allora diretto da Franco Basaglia.

 

          L'esposizione multimediale, che rientra in una vasta campagna di informazione del CCDU - Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani Onlus, fa tappa nelle più importanti città europee. In Italia, lo scorso ottobre 2011, è stata esposta a Torino, mentre Milano l’ha ospitata per tre anni di seguito, l’ultima nel dicembre 2011 a Palazzo Giureconsulti.

 

          Nel 2012 la mostra ha aggiunto una nuova sezione dal titolo “Spunti e riflessioni sul movimento di riforma della psichiatria in Italia”, dedicata alle principali azioni di riforma attuate in Italia a partire dall'esperienza di Franco Basaglia e Giorgio Antonucci.

         

          La mostra rappresenta un viaggio nel tempo, dal 1700 a oggi, attraverso le violazioni dei Diritti Umani, i trattamenti invasivi e lesivi della dignità umana da parte di un certo tipo di psichiatria istituzionale, in Italia e nel mondo, e presenta dibattiti sulle discusse diagnosi di alcuni disturbi mentali anche nei bambini e sul marketing delle case farmaceutiche.

 

          L'itinerario si snoda fra pannelli fotografici e supporti multimediali audio-video con documentari storici  e giornalistici che accompagnano il visitatore. L'intento è informare la cittadinanza sulle atrocità commesse in passato e, come servizio alla comunità,  contribuire a migliorare la tutela dei Diritti Umani in ambito psichiatrico nel presente e per il futuro, con particolare attenzione verso le fasce deboli della popolazione.

 

          Venerdì 20 apriledalle ore 16:00 fino alle 19:00, all'interno dell'esposizione, si è svolta la conferenza-dibattito “Trattamento Sanitario Obbligatorio in Psichiatria: necessità terapeutica o violazione del Diritto?”. E' stato un confronto sui controversi metodi di contenzione chimica, sotto forma di psicofarmaci, e fisica, come il Trattamento Sanitario Obbligaotrio (TSO), utilizzati ancora oggi.

 

          La conferenza è stata caratterizzata dalla viva attenzione degli oltre 100 partecipanti. Tra i relatori del convegno professionisti quali l'avvocato Gioacchino di Palma, avvocato dell'associazione Telefono Viola per la difesa dei diritti dei pazienti psichiatrici, la dott.ssa Vincenza Palmieri, presidente dell'Istituto Nazionale di Pedagogia Famigliare, docente universitario, psicologa, e fondatrice del programma "Vivere senza psicofarmaci",   il dott. Marco Bertali, psichiatra, psicologo, psicoterapeuta, dirigente medico presso il Centro di Salute Mentale di Gorizia, città in cui operò Franco Basaglia, e il dott. Francesco Miraglia, Avvocato.

 

          La conferenza ha registrato anche la partecipazione eccezionale e inaspettata del dott. Coppola Alessio, presidente del Telefono Viola. Invitato a parlare il dott. Coppola ha manifestato i suoi ringraziamenti al CCDU per il lavoro informativo svolto con la mostra, ed ha fornito le modalità di intervento della sua associazione che si occupa di assistenza per il paziente, per i suoi famigliari, di confronto con gli psichiatri che hanno in carico la persona  fino ad arrivare a tutelarne i diritti di fronte ai giudici.

 

          A questo riguardo l'avvocato Di Palma del Telefono Viola ha sottolineato l'importanza di garantire ai pazienti psichiatrici i diritti che sono risconosciuti a tutti i cittadini dalla Costituzione e dai trattati e dichiarazioni internazionali, denunciando la lacuna legislativa nell'istituire uffici preposti a questo compito e denunciando la riluttanza degli istituti psichiatrici a concedere accesso nelle loro strutture ai legali e altre figure di protezione del diritto.

 

          La dott.ssa Palmieri ha invece sottolineato che la psicologia è la scienza dell’anima, ricordando il vero significato della parola "psyche", anima per l'appunto. Fondamentale il concetto per comprendere che l'anima, per definizione immateriale, non è contenibile e che le “terapie” di contenimento, psicofarmaci e trattamento obbligatorio non sono cure per l’anima. La dott.ssa Palmieri ha anche narrato alcuni episodi di eclatanti abusi con TSO (Trattamenti Sanitari Obbligatori) ai danni di adolescenti che soffrivano di patologie mediche curabili con trattamenti della medicina tradizionale di cui il suo Istituto è stato testimone.

 

L'avv. Miraglia, nel riferire le sue esperienze nella tutela dei diritti della persona abusata con TSO, ha ricordato l'importanza di fare informazione perché giudici e operatori del settore possono non conoscere queste problematiche aprendo involontariamente la porta all'abuso.

         

          Ha chiuso gli interventi il dott. Bertali che nel rimarcare il concetto che la psichiatria dovrebbe essere "la medicina dell'anima", ha denunciato il tradimento della psichiatria costrittiva e istituzionale che con sostante chimiche, che quindi hanno effetto sul corpo, medicalizza la sofferenza mentre dovrebbe aiutare le persone a passare l'acme di uno stato insopportabile finché questo il problema è risolto.

 

          Numerose le domande, le manifestazioni di solidarietà e le intenzioni di collaborazione da parte dei presenti che si sono poi riversati negli adiacenti locali dell'esposizione "Il volto sconosciuto della psichiatria".