Un altro pezzo del made in Italy trova consensi e apprezzamento in Germania: non si tratta però di produzioni legate ai "tradizionali" campi di moda o agroalimentare, ma di elementi molto più specialistici. I tedeschi infatti stanno imparando a conoscere la qualità e i vantaggi degli accessori Comelit, che conquista nuovi positivi riscontri sia a livello di critica che sul campo.

La collaborazione con Bayer

La prima buona notizia per l'azienda italiana arriva dalla collaborazione con il colosso farmaceutico Bayer, che ha affidato proprio al brand bergamasco l'installazione di impianti di videocitofono presso le due sedi milanesi del gruppo. Il successo di questa fornitura è legato a stretto filo ai vantaggi del sistema ViP, che consente ai videocitofoni della sede centrale di Bayer in Viale Certosa di dialogare attraverso di protocolli IP con quelli degli uffici di Via Ludovico di Breme.

Problema risolto

È Gian Mario Vabanesi, responsabile della manutenzione degli impianti elettrici, videosorveglianza e antintrusione presso Bayer, a sottolineare l'efficacia di questi sistemi, che hanno consentito all'azienda tedesca di risolvere un problema "tecnico". Infatti, come spiega Vabanesi, "avevamo la necessità di ristrutturare il vecchio impianto videocitofonico per poter deviare le chiamate ricevute dal centralino della sede di via di Breme, dopo l’orario di chiusura, verso la sede principale"; dopo aver vagliato diverse opzioni, l'offerta dell'azienda italiana si è rivelata come "l’unica che potesse soddisfare la nostra richiesta, con tempi di installazione e messa in opera eccellenti e senza creare alcun disagio all’attività lavorativa".

Soluzioni business e domestiche

La notizia interessante è che la stessa tecnologia può essere applicata anche agli impianti domestici, acquistando sui siti specializzati come Punto Luce uno dei prodotti Comelit destinati proprio a facilitare esperienze quotidiane come la telegestione o l'installazione di un videocitofono integrato e connesso. Il tutto senza trascurare il fattore estetico, come confermato ancora da Vabanesi, che dichiara come "oltre all’aspetto tecnologico abbiamo apprezzato anche lo stile dei prodotti Comelit, elegante e minimale, che ha impreziosito gli ambienti delle sedi Bayer”.

Gli accessori Comelit a Milano

E difatti le due sedi milanesi del gruppo bavarese sono arricchite da diversi prodotti "Comelit: agli ingressi ad esempio si trovano ben sette videocitofonici Ikall Metal in acciaio anodizzato, con una pulsantiera ultraresistente agli agenti atmosferici e capace di autoregolare il tono della voce in entrata per garantire una ricezione audio sempre fedele; come posti interni, invece, sono stati forniti due centralini per la portineria e due videocitofoni Icona posizionati nell’area ricevimento merci e smistamento posta.

Attestato di gradimento

Ovviamente orgogliosa di questo apprezzamento è l'azienda, come traspare dalle parole di Massimo Pinelli, Technical Area Manager del gruppo: "Essere scelti da una grande azienda come Bayer e aver ricevuto un riscontro così positivo è la conferma che Comelit rappresenta oggi nella videocitofonia un partner tecnologico di valore, in tutto il processo che va dalla progettazione all’installazione dei prodotti”, ha detto il tecnico italiano. Ma gli attestati dalla Germania non si fermano qui.

Tripla vittoria

Soltanto poche settimane fa, infatti, la stessa Comelit ha portato a casa ben tre premi nell'ambito dei German Design Award 2017, riconoscimento istituito nel 1953 e promosso dal German Design Council con l’obiettivo di sostenere e promuovere la cultura del progetto e del design. Ad attribuire la vittoria ai prodotti Comelit è stata una giuria di esperti, che ha valutato la qualità del concept e la funzionalità degli accessori.

Premio a design ed efficienza

In dettaglio, a ricevere il premio sono stati il posto esterno videocitofonico Quadra, il videocitofono Icona (già vincitore del Good Design Award nel 2015) e il videocitofono da interno Maxi, che hanno sbaragliato la concorrenza nella categoria Buildings and Elements, confermandosi dunque come strumenti chiave della competitività, dell’innovazione e della ricerca.