Siccome i temporali sono imprevedibili, i tradizionali mezzi a disposizione del “sistema regionale di protezione civile” non possono essere impiegati, né si possono mettere in stato d’allerta le...

COME AFFRONTARE I TEMPORALI

Animali e Natura postato da bebeagri || 14 anni fa


Siccome i temporali sono imprevedibili, i tradizionali mezzi a disposizione del “sistema regionale di protezione civile” non possono essere impiegati, né si possono mettere in stato d’allerta le componenti del sistema di protezione civile per fenomeni la cui localizzazione ed intensità non sono noti in anticipo, in quanto non si possono schierare efficaci mezzi di difesa.

L’unica prevenzione efficace consiste pertanto nei comportamenti corretti che vanno tenuti dai cittadini, in particolare da chi compie escursioni ed ascensioni in montagna o soggiorna in campeggio.

Le principali raccomandazioni sono:

evitare i comportamenti “a rischio”: prestare attenzione alle condizioni del tempo, consultando sempre le previsioni meteorologiche; al verificarsi di temporali, forti raffiche di vento o grandinate evitare le manifestazioni all'aperto, gli specchi d'acqua, le escursioni in montgna; ripararsi in casa, chiudere saldamente porte e finestre o, se possibile, portarsi comunque al riparo; evitare di usare l’automobile ed evitare di conseguenza di mettersi in viaggio se non strettamente necessario; se si è in viaggio e ci si rende conto che la precipitazione è molto violenta è consigliabile fermarsi e trovare riparo nello stabile più vicino e sicuro; usare la massima prudenza nella guida riducendo la velocità e aumentando le distanze di sicurezza: al volante di un auto è molto difficile evitare di essere colpiti da alberi e pali abbattuti dal vento! non transitare o sostare lungo gli argini dei corsi d’acqua sopra ponti o passerelle; fare attenzione prima di percorrere sottopassaggi e non cercare di spostare le autovetture se investite da masse d’acqua. IL PROBLEMA DEI FULMINI

Per quanto riguarda il pericolo rappresentato dai fulmini, si ribadiscono alcuni consigli per evitare di esporsi involontariamente a rischi:
in casa ci si trova al sicuro, ma è meglio staccare televisione ed elettrodomestici, evitare di fare la doccia, non utilizzare apparecchiature telefoniche fisse ed evitare il contatto con oggetti metallici collegati all’esterno (es. rubinetti, radiatori, impianto elettrico); se ci si trova in auto restare all’interno della vettura senza toccarne le parti metalliche, e tenere i finestrini chiusi; evitare di stare in luoghi aperti e cercare di non essere l’unico soggetto verticale in un ampio spazio vuoto; tenersi il più possibile lontani da alberi isolati, tralicci e oggetti o strutture puntute, specie se metalliche (es. macchinari in generale, antenne e ombrelloni); non sostare sotto tettoie o balconi; non entrare in contatto con specchi d’acqua (piscine, laghi o fiumi), ed evitare di stare vicino a dove può scorrere l’acqua; i capelli che si sollevano, crepitii, fiammelle azzurre (fuochi di S. Elmo) sui comignioli e sugli angoli dei tetti: sono segnali che un fulmine potrebbe scaricarsi a breve su quella zona. PER CHI FREQUENTA LA MONTAGNA

Al fine di ridurre il rischio di essere colpiti da fulmini, oltre alle precauzioni sopra indicate:
informarsi sempre presso gli uffici guide in merito alle condizioni degli itinerari ed alle previsioni meteo, se non lo si è già fatto da casa; se si notano delle nubi a sviluppo verticale già al mattino, allora è probabile che nel corso della giornata si sviluppino dei temporali; più elevate sono la foschia e la sensazione di afa nelle valli, più tale probabilità aumenta ulteriormente; per prevedere lo spostamento di temporali già in atto, osservare verso quale direzione punta la parte più alta del cumulonembo (incudine); di notte il bagliore dei fulmini si può scorgere a decine di chilometri di distanza, mentre se si sente il tuono il temporale si trova a pochi chilometri da noi: un ritardo di circa 10 secondi fra il lampo e il tuono significa che siamo distanti circa 3 chilometri dal temporale; ricordarsi che la vita media di un temporale è di circa 1 h, e che la fase più intensa difficilmente supera la mezz’ora: di conseguenza, cercare un riparo alle prime avvisaglie di temporale (per esempio all’interno delle grotte, non all’imbocco) ed attendere che i fenomeni si attenuino; in ogni caso, allontanarsi rapidamente dalle cime e dalle creste; fare attenzione alle corde e ai cavi delle vie ferrate, specie se bagnati; non rimanere sotto rocce o alberi isolati; nei boschi stare lontani dai tronchi degli alberi più alti e dai rami bassi; evitare i canaloni, i colatoi ed i camini rocciosi: seguendo l’umidità e le correnti d’aria, il fulmine si insinua in questi varchi; non dare la mano ai compagni di escursione e stare distanziati una decina di metri; non stare nelle vicinanze dei torrenti: si ingrossano rapidamente e possono diventare pericolosi, soprattutto per chi fa “torrentismo” o pesca; isolarsi al massimo dal terreno con qualsiasi materiale isolante a disposizione: zaino, sacco a pelo, corda (se asciutti); liberarsi da qualsiasi oggetto metallico (piccozze, ramponi, sci, moschettoni, chiodi) ponendolo ad una certa distanza; un fulmine può essere pericoloso non solo se ci colpisce direttamente, ma anche a causa della cosiddetta “corrente di passo”: la corrente del fulmine rimane sulla superficie del terreno e diminuisce di intensità allontanandosi dal punto di caduta, di conseguenza è importante toccare il terreno in un solo punto, ad esempio saltellando o stando accucciati coi piedi uniti (la diferenza di potenziale tra il suolo sotto un piede e l’altro può essere pericolosa); evitare di sdraiarsi o di appoggiarsi alla roccia; la corrente sviluppata anche da un fulmine molto piccolo può essere sufficiente a provocare arresto respiratorio o cardiaco, bruciature della pelle e contrazioni involontarie dei muscoli che possono indurre dei bruschi movimenti incontrollati o addirittura provocare delle fratture alle ossa. I fulmini di potenza elevata generalmente provocano la morte. Le persone colpite da fulmine non sono cariche elettricamente e dunque non si rischia nulla a prestare loro soccorso. L’80% delle persone vittime di fulminazione sopravvive: respirazione bocca a bocca e massaggio cardiaco possono salvare la vita!