La circoncisione maschile, secondo recenti studi scientifici, riduce il rischio negli uomini di ammalarsi di HIV durante un rapporto sessuale.  In particolare in una ricerca realizzata nell'anno 20...

Medicina postato da mlbadv || 11 anni fa

La circoncisione maschile, secondo recenti studi scientifici, riduce il rischio negli uomini di ammalarsi di HIV durante un rapporto sessuale.  In particolare in una ricerca realizzata nell'anno 2000 in Africa si è verificato che il rischio di infezione HIV negli uomini circoncisi è minore del 44%. Si è osservato anche che in soggetti circoncisi sottoposti a trattamenti per malattie sessualmente trasmesse, il rischio di infezione HIV è minore del 71%.

La circoncisione è un intervento che rimuove parzialmente o totalmente il prepuzio cioè la pelle che copre il glande (fimosi). L'intervento tradizionale viene realizzato in anestesia locale con una leggera sedazione. La tecnica prevede l'incisione con un bisturi del prepuzio in maniera tale da asportare la porzione ritenuta in eccesso. Successivamente vengono applicati alcuni punti di sutura riassorbibile.

Il paziente potrà tornare a casa dopo un breve periodo di osservazione postoperatoria. La convalescenza prevista è di 14 giorni. Per 3-4 giorni verrano prescritti antibiotici ed antinfiammatori e si potrà assumere i farmaci antidolorifici prescritti al bisogno. I punti di sutura non verrano rimossi perchè si riassorbirano in un periodo adatto alla cicatrizzazione.

“Questa moderna tecnica di circoncisione (Laser Circumcision)- racconta il dottor Carlo Alberto Pallaoro, specialista in chirurgia plastica presso la Sua rinomata clinica di Padova - prevede l'impiego di un laser CO2 superpulsato. Il raggio laser interviene incidendo e coagulando contemporaneamente con la massima precisione. Viene rimosso il prepuzio in eccesso e vengono applicati un paio di punti di sutura in corrispondenza dell'incisione laser. I fili impiegati siriassorbirano in 7 / 10 giorni“.

Il confronto tra lo strato superficiale della pelle secca e la mucosa interna del prepuzio, che presenta minore cheratizzazione e maggiore densità di cellule vulnerabili alla trasmissione del HIV ( cellule di Langerhans), induce a pensare che tale tessuto sia maggiormente suscettibile rispetto ad altri all'infezione. Anche il prepuzio è soggetto a maggior rischio in quanto il movimento meccanico durante il rapporto sessuale può provocare lesioni cutanee attraverso le quali possono penetrare gli agenti patogeni. Esiste comunque una maggiore probabilità di malattie sessualmente trasmesse in uomini non circoncisi. Queste normalmente provocano ulcere cutanee e conseguentemente aumentano il rischio dell'infezione HIV.

Inizialmente le specifiche ricerche hanno dimostrato una diminuzione del rischio di infezione della donna in relazione al fatto che il partner sessuale sia circonciso o meno. Ma approfondimenti successivi hanno tenuto conto della carica virale ed il risultato è stato diverso. Gli uomini infetti e circoncisi con una carica virale non eccessivamente alta, comportavano un minor rischio di trasmissione della malattia al partner.

Le complicanze più comuni riportate nella ricerche, sono sanguinamento, dolore e infezione locale. La probabilità delle complicanze è considerevolmente bassa e comunque non sono mai state riportate in letteratura complicanze gravi. Ovviamente la ricerca si riferisce ad interventi chirurgici eseguiti in ambito sanitario controllato. In alcuni casi si è verificato una cicatrizzazione troppo energica con un esito estetico della operazione meno gradevole. Questa complicanza è più probabile in pazienti che riprendono l'attività sessuale precocemente e quindi sottopongono la cicatrice a trazione meccanica.

Per quanto riguarda gli effetti della circoncisione maschile sulla sensibilità del pene nel funzionamento sessuale, si è verificato una riduzione della sensibilità leggera del glande dopo la circoncisione. Nonostante questa riduzione, nelle ricerche eseguite, non ci sono stati pazienti che abbiano accusato in qualche maniera  dannI alla loro sessualità. Anzi la maggioranza dei soggetti dichiara un miglioramento o nessun cambiamento. Ci sono addirirttura approcci terapeutici al problema della eiaculazione precoce consigliando la circoncisione come strumento di riduzione degli stimoli fisici e quindi una eiaculazione posticipata.

Si può dire in conclusione, attraverso le ricerche internazionali, che la circoncisione maschile è stata messa in rapporto ad un minore rischio di infezione HIV. L'elaborazione statistica dei risultati ottenuti potrebbe non aver tenuto conto di variabili sociali e comportamentali e quindi risultati devono essere tenuti in considerazione con la dovuta cautela. La circoncisione maschile è stata quindi legata ad una  generale riduzione del rischio relativamente a malattie sessualmente trasmesse.

Fonte: http://www.fimosi.com