Check up Roma – Mammografia - Gruppo Sanem Gruppo Sanem laboratori di analisi a Roma dove è possibile eseguire Check up Roma. I laboratori analisi Gruppo Sanem

Check up Roma – Mammografia - Gruppo Sanem

Medicina e Salute postato da Lambretta || 5 anni fa

Check up Roma – Mammografia  - Gruppo Sanem

Gruppo Sanem laboratori di analisi a Roma dove è possibile eseguire Check up Roma.

I laboratori analisi Gruppo Sanem, prevenzione e salute epr tutta la famiglia, Check up Roma, pacchetti prevenzione e visite specialistiche.

Il servizio medico – diagnostico dei centri del Gruppo Sanem si avvale di quattro centri specializzati che operano a Roma dal 1975.

Tali Strutture hanno meritato nel tempo i più ampi riconoscimenti, per l’azione sinergica di caratteristiche tecnico-sanitarie ed umane.

Tutte le strutture del Gruppo Sanem sono accreditate con il SSN per varie specialità.

Personale altamente qualificato, tecnologie e requisiti strutturali importanti rendono questi centri un punto di riferimento radicato e apprezzato sul territorio.

Presso i Laboratori Analisi del Gruppo Sanem è possibile effettuare, fisioterapia, esami di diagnostica per immagini (Ecografie, Ecocolordoppler, Radiologia, Mammografia, Risonanza magnetica ) nonché visite ed esami specialistici (allergologia, andrologia, angiologia, cardiologia, dermatologia, dietologia, ginecologia, endocrinologia, neurologia, ortopedia, reumatologia, otorino, urologia).

E' possibile effettuare analisi cliniche di base, esami ormonali, markers tumorali, tamponi, intolleranze alimentari.

Si effettua il servizio di Prelievi Domiciliari.

Convenzioni anche con i maggiori Enti, Fondi ed Assicurazioni.

Si effettuano check-up in giornata

GRUPPO SANEM  SANITA' CONVENZIONATA CON IL SSN

Check up Roma e Mammografia:

Presso il Laboratorio Analisi Cliniche SANEM 2001 srl  è stato installato l'innovativo macchinario di MAMMOGRAFIA CON TOMOSINTESI.

Per sconfiggere il cancro al seno, la prevenzione resta l’arma fondamentale.

La Mammografia  è un esame fondamentale per la prevenzione del tumore della mammella.

Si tratta di una tecnica diagnostica morfologica (che studia quindi forma e struttura della mammella) e consente di rilevare lesioni mammarie in fase precoce, che si presentano sotto forma di opacità nodulari a margini irregolari, microcalcificazioni polimorfe, oppure aree di distorsione strutturale.

La mammografia è un esame che utilizza radiazioni ionizzanti, ma le tecniche recenti permettono di utilizzare una dose di radiazioni ionizzanti estremamente bassa.

Un interessante sviluppo tecnologico recente è rappresentato dall'applicazione della tecnica digitale.

Rispetto alla tecnica tradizionale (mammografia analogica), la mammografia digitale permette infatti di ridurre ulteriormente la dose di radiazione, a fronte di un'ottima qualità dell'immagine.

Il limite maggiore della mammografia però è rappresentato dalla "mammella densa", in cui strutturalmente prevale la quota di tessuto ghiandolare rispetto a quello adiposo, condizione presente soprattutto nelle donne giovani, in età fertile, ma comunque numericamente significativa anche nella donne ultracinquantenni.

In queste condizioni, la radiopacità omogenea indotta dal tessuto ghiandolare fa sì che ci sia una possibilità che la lesione non sia individuata.

La ricerca tecnologica ha perciò cercato di sopperire a tali limiti della mammografia sviluppando la MAMMOGRAFIA CON TOMOSINTESI .

Si tratta in pratica di una mammografia tridimensionale ad alta definizione.

La TOMOSINTESI  è uno strumento diagnostico che permette di studiare la mammella ‘a strati’, dove appunto la mammella viene scomposta in tante immagini che poi, sovrapposte, ricostruiscono la figura della mammella nella sua completezza.

Tutto questo si traduce in un grande vantaggio per i seni difficili da leggere – ad esempio nei seni densi – che possono così essere analizzati più specificamente e in dettaglio, svelando lesioni che nell’immagine d’insieme sarebbero altrimenti mascherate.

Il risultato è che aumenta l’accuratezza diagnostica, in quanto possono essere individuate lesioni che risulterebbero ‘invisibili’ con l’esame tradizionale.

Da un punto di vista metodologico questa macchina di ultima generazione offre una prestazione simile ad una mammografia digitale, ma è meno dolorosa perché la compressione necessaria è inferiore.

Rispetto alla metodologia standard dell’esame 2D, però, lo studio 3D eseguito con tomosintesi permette un’analisi molto più accurata “strato per strato” della mammella.
www.grupposanem.eu