Esiste un Paese in Africa dove 2 bambini su 10 non arrivano a compiere sei anni e dove un piccolo su 10 non raggiunge nemmeno il suo primo anno di vita… In Zambia è davvero emergenza!

In questa terra, in questo stesso momento, l’estrema povertà, la grave malnutrizione e la piaga dell’AIDS stanno negando il futuro a migliaia di bambini. Dal 1989, CCS Italia, una delle principali associazioni solidarietà italiane, ha distribuito alla popolazione nei sue tre Centri Comunitari in Zambia, 6.000 pasti completi e 4.000 barattoli di latte in polvere con adozione bambini a distanza. Tu, con il tuo indispensabile contributo, ora più che mai puoi aiutarci a fare ancora di più: puoi salvare una vita! Immagina quello che puoi fare assieme a CCS Italia…

CCS Italia Onlus, attraverso il progetto “Centro Comunitario di Chikowa”, vuole fornire un servizio di integrazione alimentare per bambini e garantire alle mamme sieropositive accesso ai farmaci anti-retrovirali. Il centro offrirà inoltre attività di consulenza/supporto e educazione/formazione alle madri coinvolte nelle attività e affette da HIV, facilitando laddove possibile l’accesso ai farmaci anti-retrovirali, attraverso le strutture sanitarie locali.

Il Centro Comunitario di Chikowa si trova in zona rurale a circa 100 km dalla città di Chipata. La popolazione sparsa nei villaggi circostanti è attualmente di circa 6.000 persone: la maggior parte di esse non ha un reddito fisso e vive di agricoltura e di sussistenza. Attualmente il personale medico della clinica identifica, attraverso un programma governativo, i bambini gravemente malnutriti e nati da madri sieropositive, ma purtroppo non può offrire loro un servizio di supporto adeguato lasciando le madri e i loro bimbi a cercare da soli forme d’aiuto. I farmaci, ma soprattutto le visite mediche, sono infatti disponibili solo nell’ospedale di Kamoto, a 20 km dalla clinica di Chikowa. Basta donare online per realizzare i sogni di questi bambini: poter mangiare, poter diventare grande… poter vivere! Vai su www.ccsit.org

Il progetto si inserisce nelle linee guida dettate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel protocollo che riguarda la salute del bambino e della madre affetti dal virus dell’HIV. I beneficiari diretti del progetto saranno 35 bambini e 35 madri, ma a giovarne saranno anche i componenti dei nuclei familiari interessati, per un totale di 300 persone.

Il programma prevede un’integrazione alimentare sia attraverso latte in polvere, sia attraverso la preparazione di cibi ad alto valore nutritivo. Il progetto ha un duplice aspetto: assistenziale da un lato, con la distribuzione del latte e del cibo, e pedagogico dall’altro, con la preparazione in comune di pasti nutrienti con alimenti facilmente reperibili in loco.