Roma - "Con l'accesso civico generalizzato, il c.d. Foia (Freedom of Information Act), ci sarà un ulteriore controllo sull'operato delle amministrazioni. E la trasparenza è certamente l'argine principale alla corruzione". Il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, dopo l'approvazione delle linee guida attuative del 'Foia', conversando con l'Agi sottolinea l'importanza della collaborazione da parte delle amministrazioni per rendere "reale l'accesso civico, che dovrà essere garantito al massimo possibile".

"La trasparenza - rimarca Cantone - deve diventare un modus operandi delle amministrazioni per essere soprattutto un argine alla corruzione. Le amministrazioni devono sapere che c'e' un meccanismo di controllo ulteriore che e' quello da parte dei cittadini. E questo e' proprio il controllo che consente alle amministrazioni di comportarsi in modo corretto e che costituisce un incentivo ad operare secondo le regole".

C'e' il timore che possano esserci resistenze all'attuazione da parte delle amministrazioni?

"Il rischio - risponde il presidente dell'Anac - è che venga visto come un adempimento burocratico. Il timore che ci possa essere una lettura non particolarmente positiva esiste perché si tratta oggettivamente di un aggravio difficile da quantificare. Non abbiamo elementi per prevedere quante saranno le richieste di accesso. Le amministrazioni si dovranno organizzare con il personale a disposizione. Il problema reale - ammette Cantone - è che queste riforme vengono fatte a costo zero. Noi nelle linee guida abbiamo tenuto a sottolineare come si tratti di una svolta importante nella direzione del sistema vero delle democrazie occidentali. Le amministrazioni devono essere sempre più come 'case di vetro'. In alcuni casi le resistenze sono fisiologiche, in altri no..."

Come si attua il Foia?

L'Anac "ha approvato due tipi di linee guida: quelle attuative del c.d. Foia, dell'accesso civico generalizzato, previste dal decreto legislativo 97; abbiamo fatto, inoltre, un atto di soft law con ulteriori linee guida, non obbligatorie in base alla legge, che danno indicazioni operative per le amministrazioni su come applicare le nuove regole in materia di trasparenza introdotte dal decreto. Una sorta di vademecum, che però dovra' essere completato con linee guida aggiornate sulle società pubbliche, perché nel frattempo la normativa è stata modificata, e con riguardo ai titolari di cariche di vertice delle amministrazioni in relazione alle dichiarazioni sulle situazioni economiche e patrimoniali.