Balbuzie Forse non tutti sanno che Marilyn Monroe: un’attrice, un’icona pop, una cantante, una sex symbol, ma soprattutto una donna che ha saputo vincere la sua balbuzie. Esatto! Marilyn Monroe sof...

Salute e Benessere postato da marinalogicalogica || 11 anni fa

Balbuzie

Forse non tutti sanno che Marilyn Monroe: un’attrice, un’icona pop, una cantante, una sex symbol, ma soprattutto una donna che ha saputo vincere la sua balbuzie. Esatto! Marilyn Monroe soffriva di balbuzie!

La sua vita è stata così tanto discussa, raccontata, non rende quasi mai noto che una delle prime sfide che la divina Marylin dovette affrontare fu proprio la balbuzie.

Il canto fu la sua arma segreta e vinse la sfida. Insomma, canto e recitazione. Marylin Monroe la balbuzie la vinse così. Lei non ha lasciato che questo problema le rovinasse l’esistenza.

Cos’è, in effetti, la balbuzie?

La balbuzie è un disturbo riguardante la comunicazione che viene interrotta dal blocco che si crea nell’individuo quando si ritrova a dover esprimere determinati suoni, ritrovandosi costretto a ripetersi accumula stati di ansia e grande imbarazzo.

Non si parla di inciampare ogni tanto nelle parole o ritrovarsi impacciati o “senza parole” occasionalmente in situazioni particolari, questo è qualcosa che succede a tutti gli esseri umani, stiamo parlando di quella condizione cronica e problematica che si impossessa del potere di scelta della persona e gli fa collezionare un fallimento dietro l’altro.

Le cause sono molteplici e in realtà non è qualcosa di classificabile a livello medico, non parliamo cioè di una malattia, non esiste il “batterio della balbuzie” e anche la questione dell’ereditarietà è discutibile, perché non esiste il “gene della balbuzie”.

È possibile che un bambino che apprende ogni cosa dai primi “insegnanti” cioè i suoi genitori, impari anche a balbettare se uno di loro ne soffre ma è anche possibile che un figlio di genitori che abbiamo una comunicazione fluente si metta a balbettare magari da un giorno all’altro senza reale ragione.

Senza inoltrarsi troppo nel mistero, l’evidenza è che questo blocco nella comunicazione lo estranea dalla vita sociale, facendolo sentire in imbarazzo, diverso e creandogli dei sensi di inferiorità che lo rendono piuttosto infelice.

Molti terapisti hanno sollevato varie teorie e svariati rimedi.

L’amicizia e la sensibilità, sono di sé già molto terapeutici per l’individuo che si trova in questa condizione e se la balbuzie non ha ancora realmente preso il sopravvento, potrebbe da sola scomparire com’è venuta, mentre se si protrae da lungo tempo, avrà creato cattive abitudini nell’esprimersi e sarà necessario indirizzarsi a lui con una rieducazione che lo aiuti non solo a smettere di balbettare ma anche incanalarlo verso un corretto modo di comunicare.

Indirizzare tutta la forza generata dall’ansia, dal cercare di non fare brutte figure, dal disperato tentativo di trovare espedienti ecc. nella direzione di un corretto modo di dialogare che possa far fluire i suoi pensieri e non solo parole migliorano gradatamente la qualità della sua dizione fino a portarla a un livello più che accettabile.

Il tempismo è abbastanza importante, prima si interviene e più semplice sarà porvi rimedio, soprattutto se parliamo di bambini.

I genitori dovrebbero essere coinvolti nella terapia stessa per collaborare continuamente e aiutare il figlio nel modo corretto consigliato dal terapista.

La “guarigione” ha buone prospettive soprattutto quando l’individuo desidera realmente farcela ed è aiutato da personale comprensivo e competente.

                                                                           Marinalogica

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