La notizia la apprendiamo da innovazioneauto.it : la Norvegia è sul podio delle auto elettriche ad ottobre 2013. L’auto più venduta nel paese è stata infatti la Nissan Leaf, riuscendo a battere anc...

Economia postato da milogirardi || 10 anni fa

La notizia la apprendiamo da innovazioneauto.it : la Norvegia è sul podio delle auto elettriche ad ottobre 2013. L’auto più venduta nel paese è stata infatti la Nissan Leaf, riuscendo a battere anche un colosso come Volkswagen. Per i norvegesi, tuttavia, il boom del segmento elettrico non è una novità per il mercato automotive.  Già in Settembre ,infatti, l’automobile più venduta era stata la Tesla Model S, un’altra elettrica.

Il prezzo al pubblico è di 226.600 corone, che equivalgono a circa 28mila euro, cui vanno aggiunti circa 1000 euro per immatricolazione e messa in strada. Un prezzo non convenientissimo, quindi, ma che evidentemente ha potuto fare gola ai consumatori norvegesi.  In che modo? La Nissan ha innanzitutto progettato un pacchetto specifico per i paesi Scandinavi, il “Nordic pack”, che include un sistema di riscaldamento per le batterie, essenziale durante i lunghi inverni di quelle aree.

Ma non solo. La grande differenze tra le percentuali di penetrazione del mercato elettrico della Norvegia rispetto, ad esempio al mercato italiano, hanno ben altre ragioni.

In primo luogo, sicuramente più della presenza di un “Nordick Pack” hanno pesato nella scelta dei norvegesi gli incentivi economici: in Norvegia, infatti, dal 2011 non si paga né l’Iva, né altre tasse. Scegliendo un’auto elettrica, inoltre, si può usufruire gratuitamente dei parcheggi e del trasporto sui traghetti: il risparmio medio stimato è, così, di circa seimila euro l’anno.

In secondo luogo, la disponibilità diffusa di colonnine per la ricarica. La cui carenza è ,al contrario, uno dei principali motivi della difficoltà a diffondersi dell’elettrica in Italia.  

 

Non ultimo, ad aggiungersi ai vantaggi di circolare con un auto elettrica in Norvegia c’è la possibilità di libero accesso nelle zone a traffico limitato e la libera circolazione in corsie preferenziali riservate a taxi e bus. 

Fonte: http://innovazioneauto.it/