Il prezzo del petrolio sta schizzando alle stelle a causa degli attacchi ne mar rosso da parte degli Houthi

Economia postato da L.Barile || 3 mesi fa

Le imbarcazioni stanno abbandonando il Mar Rosso, che è diventato teatro di attacchi Houthi e recentemente anche di interventi militari da parte degli Stati Uniti e dei loro alleati in Yemen. Questo scenario provoca un prolungamento dei tempi necessari per il commercio internazionale lungo la rotta che collega l'Asia all'Europa. Un'ulteriore e inevitabile conseguenza di questo fenomeno è l'incremento dei costi dei prodotti trasportati. Questo aumento si somma all'incremento dei prezzi del petrolio, che venerdì è salito di oltre il 4%, raggiungendo i 80 dollari a barile per il Brent. Si teme l'introduzione di una nuova "tassa Houthi" che influenzerebbe i prezzi di una vasta gamma di prodotti importati dall'oriente, includendo articoli che vanno dalle materie prime ai computer, fino ai calzini. Questa analisi è fornita da Alessandro Giraudo, un rinomato economista, esperto in geopolitica e materie prime, che insegna presso le Grandes Écoles di Parigi. Il trasporto marittimo di container attraverso il Mar Rosso ha subito un drastico calo, con una riduzione di quasi il 70% rispetto alle previsioni per questo periodo. Secondo il think tank economico Ifw, Kiel Institute for the World Economy, tale diminuzione è direttamente attribuibile agli attacchi perpetrati dai ribelli yemeniti contro le navi internazionali. L'Istituto descrive la situazione come un autentico "crollo": dai 500mila container giornalieri registrati a novembre, si è precipitati a circa 200mila, equivalente a una diminuzione del 66% rispetto al volume di traffico marittimo previsto per gennaio. Per eludere il Mar Rosso, che rappresenta circa il 12% del commercio globale, le navi cargo sono costrette a deviare il loro percorso attraverso il Capo di Buona Speranza. Questo deviamento, come specifica Giraudo in un'intervista rilasciata a Radio24, comporta un'estensione del viaggio di 8-12 giorni aggiuntivi, risultando in un maggior consumo energetico, costi assicurativi più elevati e periodi di inattività prolungati per gli equipaggi e le navi. I prezzi di affitto per i container standard da 40 piedi, utilizzati nel trasporto merci dalla Cina al Mediterraneo, hanno subito un marcato incremento. Questi costi sono passati dai 3.000 dollari per unità, registrati qualche mese fa, a 6.000 dollari, raddoppiando effettivamente il loro valore. Tuttavia, come evidenziato dal Kiel Institute, questa cifra è ancora inferiore ai 14.000 dollari raggiunti durante la crisi del Covid. "È vero che le navi non sostengono più le spese di pedaggio per il transito attraverso il Canale di Suez, che varia tra i 500.000 e 1 milione di dollari," aggiunge il professore, "ma l'aumento dei costi è piuttosto evidente". C'è, tuttavia, un elemento di speculazione in questa situazione. Il professore evidenzia che i gruppi di trasporto stanno sfruttando le circostanze a loro favore. Sebbene l'aumento dei costi possa essere di 1 milione o, ipoteticamente, fino a 5 milioni, dividendo tale cifra per i 20.000 container, l'incremento per container si aggirerebbe sui 500-1.000 dollari al massimo. Nonostante ciò, i costi di nolo sono saliti di 3.000 dollari. Si deve considerare anche un altro fattore importante: quello dei tempi e dei ritardi inevitabili che superano le due settimane, non solo a causa dei percorsi marittimi prolungati. I festeggiamenti per il Capodanno Cinese, che iniziano il 10 febbraio, interromperanno le esportazioni dalla Cina per circa 10 giorni. Pertanto, gli importatori stanno cercando di assicurarsi le merci prima di tale sosta, il che contribuisce ulteriormente all'incremento dei costi e dei noli. In Italia, alcune aziende stanno già adottando misure preventive. La Db Group di Montebelluna, ad esempio, ha reintrodotto una linea ferroviaria diretta con la Cina, organizzando due treni speciali da 50 vagoni ciascuno che partiranno il 31 gennaio e nelle settimane a seguire. Questi treni impiegheranno circa 25 giorni per completare il loro viaggio, offrendo così un'alternativa ai ritardi causati dal trasporto marittimo.

Fonte: https://prezzodelpetrolio.it