La noia è uno degli strumenti più efficaci per osservare  ma anche uno dei vizi più nefandi. Vedo un mondo intorno come una schiera di minatori che si affaticano a scavare in un sottosuolo vuoto e...

Cultura e Società postato da francogiordano722 || 11 anni fa

La noia è uno degli strumenti più efficaci per osservare  ma anche uno dei vizi più nefandi. Vedo un mondo intorno come una schiera di minatori che si affaticano a scavare in un sottosuolo vuoto e sempreidentico. Non conta, almeno per adesso, il valore della dissacrazione o quello più lieve della satira: è come se si ripetessero e si confondessero col tutto; scarti di vapore e olio divertenti di un enorme macchinario che sbuffa e macina macina senza produrre mai niente. Una catena di montaggio inutile e sempre accesa dove le nostre attenzioni vengono rivolte mentre la vita ci viene assassinata alle spalle. guardandoci intorno sentiamo un calore strano venire col vento ma è solo Roma che brucia per far spazio a un disegno solo di massima nuovo che farà delle macerie cantieri e dei cantieri genitori di future macerie. Il sempreuguale è uno dei terrori dell’animo umano, ognuno ha la presunzione di affrancarsene ma in branco è un rituale tanto sottile e impercettibile quanto puntuale ed inevitabile. Ciò che più mi indigna del gregge dal quale ogni tanto mi allontano non è il suo numero né la sua povertà quanto la sua testa bassa, la sua rassegnazione e  che quell’erbaggio mortale e venefico che masticano con lentezza sia il pietanza migliore, il dolore che provo nel guardarli col muso offrirlo anche ai suoi agnelli nati già sconfitti e con quegli occhi lucidi che presagiscono il macello. Non avranno mai l’onore di essere elevati al rango di maglione perché sono troppo teneri e appetitosi. Li sentiremo sotto Pasqua lamentarsi e stridere per qualche minuto come neonati, ma sarà per poco.

Fonte: http://esistentepaziente.blogspot.it/2012/12/apprendista-nerone.html