L’obiettivo del comitato organizzatore è quello di tenere in vita la tradizione di uno dei pochi carnevali arcaici del Trentino

Antiche tradizioni nel carnevale del Trentino

Eventi postato da saramoca || 13 anni fa

A marzo nelle frazioni del Comune di Valfloriana (Val di Fiemme) prende vita l’antica festa carnevalesca. L’obiettivo del comitato organizzatore è quello di tenere in vita la tradizione di uno dei pochi carnevali arcaici del Trentino, sopravvissuti ad un processo di omologazione che ha portato ormai la maggior parte delle manifestazioni di questo tipo a ripetere modelli spettacolari del tutto estranei alla cultura popolare locale. Questo evento, noto anche come “Carnevale dei Matòci”, ripropone l’antica usanza dei “cortei nuziali”, trasformata in manifestazione carnevalesca all’inizio del secolo scorso. I costumi e le bellissime maschere dette “facère” sono esempi pregiati di un artigianato artistico che rappresenta un patrimonio culturale che merita di essere valorizzato. La manifestazione del sabato grasso costituisce anche un’occasione irripetibile di incontro e di comunicazione fra gli abitanti delle diverse frazioni del comune in quanto il corteo delle maschere, che si snoda per l’intera giornata coinvolgendo la popolazione, si sofferma, secondo un programma prestabilito, in tutte le località della valle. Tantissime e molto particolari le maschere di questa festa: i Matòci, gli arlecchini, i sonadòri, la bèla, i spósi, i paiàci. Il personaggio principale è il matocio. Il viso nascosto dalla maschera di legno (facèra) e con l’abito addobbato di pizzi e nastri colorati, il matòcio ha il compito di precedere il corteo dei compaesani. All’ingresso di ogni frazione viene fermato, interrogato e lui, rispondendo in falsetto aiutato in ciò anche dalla maschera di legno che ne camuffa la voce, deve essere tanto abile da non farsi riconoscere. Di frazione in frazione il corteo variopinto e sghignazzante (ci pensano i paiàci a combinarne di tutti i colori...) arriva fino a Casatta, la frazione posta più in basso, dove in genere ha luogo il grande ballo finale.
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