ANIMALI IN VIA D’ESTINZIONE   Aquila Protetta su tutto il territorio nazionale, non è però ancora scampata al pericolo di estinzione. Troppo ristretto il territorio nel quale può vivere tranquillam...

ANIMALI IN VIA D’ESTINZIONE

Animali e Natura postato da 100000247173822 || 14 anni fa

ANIMALI IN VIA D’ESTINZIONE

 

Aquila

Protetta su tutto il territorio nazionale, non è però ancora scampata al pericolo di estinzione. Troppo ristretto il territorio nel quale può vivere tranquillamente, ancora fortemente presente il bracconaggio, la sua sopravvivenza è messa in pericolo anche dagli elementi chimici che, dalle piantagioni e dall'acqua, si trasferiscono nell'animale uccidendolo o rendendo così fragile il guscio da farlo rompere prima del tempo.

 

Balena

Stravolgimenti climatici

L'assottigliarsi della fascia d'ozono ed il conseguente aumento di penetrazione dei raggi UV alterano la produzione e la concentrazione di krill, principale nutrimento per le balene.

L'inquinamento chimico

Le sostanze tossiche presenti nei mari aumentano continuamente e le balene (come gli altri abitanti marini) se ne intossicano

L'inquinamento acustico

Non dimentichiamoci che le balene comunicano attraverso gli ultrasuoni quindi possono benissimo udire tutti quei rumori che viaggiano su una banda per noi inudibile e, oltre a non sentirsi fra di loro, questo tipo di inquinamento provoca forti scompensi fisici e comportamentali.

La pesca eccessiva

Intesa come caccia vera e propria: Norvegia, Giappone e Islanda continuano la caccia sia legale che illegale, molto spesso celata sotto pretestuosi "scopi scientifici".

Ma anche la pesca a strascico è un pericolo per le balene

 

Da Greanpeace un emozionante video con Antony hopkins testimonial della lotta in difesa delle balene uccise ogni anno dalle navi giapponesi.

 

Bisonte

I 3.000 esemplari di Bisonte Europeo presenti in quest'area sono i discendenti dei sette esemplari rimasti in tutta Europa negli anni '30: quindi se il pericolo di estinzione in questo momento è leggermente meno pressante, rimane grave la modesta variabilità genetica di quei 3.000 esemplari, tutti consanguinei da 80 anni almeno.

 

Foca

Lo sterminio vero e proprio (si dice addirittura con la dinamite) è stato purtroppo perpetrato dai pescatori: le foche spesso, sembra, rompevano le reti da pesca.

Certamente sono animali che rifuggono l'uomo e che necessitano di pace e tranquillità, quindi la sovrappopolazione di spiagge e mari in genere (e stiamo parlando del Mediterraneo) ha di per sè messo in crisi la specie.

A questo si aggiunge la bassa prolificità: un unico cucciolo ogni due anni con un alta percentuale di mortalità è ben poco.

 

Lince

Le cause principali sono soprattutto la deforestazione e la scomparsa o la forte diminuzione di quegli animali che della Lince sono le prede, il tutto unito ad una caccia che è stata davvero spietata sia per l'accaparramento delle splendide pellicce, sia per la "protezione" degli animali domestici.

 

Orso bruno

Nelle Alpi centrali, nel Parco Adamello-Brenta è stato dato il via ad un progetto con il quale si spera di evitare la scomparsa dell'Orso dal Trentino, con l'immissione nel territorio di 15 plantigradi.

Maggiore la presenza dell'Orso, invece, sugli Appennini. In Abruzzo la densità stimata è di un soggetto ogni 25 kmq, ma in questi luoghi il pericolo incombente è il bracconaggio che provoca la morte di ben 36 animali su 100.

 

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