L'intera mostra è stata realizzata, come già scritto, con l'utilizzo di settanta opere mai esposte e tutte frutto del lavoro del Maestro con l'utilizzo del disegno, opere su carta tracciate a matita,...

Cultura e Società postato da claudio alessandri || 13 anni fa

Aligi Sassu, opere inedite in mostra di Claudio Alessandri

oggi, 04 giugno 2010  

Dal giorno 22 maggio 2010, i locali di Villa Filippini sita a Besana in Brianza, ospitano ben settanta opere inedite di Aligi Sassu provenienti dall'Archivio Aligi Sassu curato da Carlos Julio Sassu Suarez. 

Si tratta di opere la cui preziosità è senza dubbio contenuta nelle varie rappresentazioni, ma assumono maggiore pregnanza grazie alla caratteristica  di opere che non hanno mai visto la ufficialità espositiva ed ancor più mercantile, oltre che abracciare l'intero arco artistico di questo grande Maestro che ha attraversato, nel corso della lunga e fantastica parabola di stili diversi, momenti critici di varie realtà politiche, maturazione spirituale e culturale e pause riflessive e ripensamenti creativi. 

La mostra è stata possibile grazie al prezioso e competente interessamento dell'Associazione Culturale Amici dell'Arte di Aligi Sassu. La fortunata possibilità di disporre di queste opere inedite, ci consente di tracciare in maniera compiuta, l'intera vita artistica del Maestro, inserendo queste opere in uno spazio espressivo rimasto, sino ad oggi, deludentemente vuoto, un grave “solco” a mutilare una visione compiuta di un percorso vario, straordinariamente prolifico e longevo.

Oggi, grazie a questa mostra tutto torna nell'ordine narrativo dell'intera visione artistica di Sassu. Non si tratta di cosa da poco, perché solo adesso, si rivela per intero il mondo interiore e artistico di un grande della pittura italiana, ma non solo, non bisogna dimenticare, sempre opera del Maestro, delle ceramiche, delle sculture. Sassu ha precorso quasi per intero il ventesimo secolo, questo gli ha consentito di lasciare una traccia profonda nel mondo culturale italiano e mondiale. 

I curatori di questa mostra hanno ordinato le settanta opere lungo un percorso temporale vasto e ricco di spunti stilistici e tendenziali; a partire dalla fine degli anni venti quando Sassu, abbandonando la pittura futurista, finisce per immergersi negli  stimolanti impulsi del mondo reale nel quale albergano visioni di vita quotidiana, esente da schemi rigidamente algidi, divengono portatori di sentimenti che coinvolgono l'aspetto spirituale del vivere umano, ciò comporta inevitabilmente l'adesione al “primitivismo”. 

Gli anni trenta ci mostrano un Aligi Sassu nel periodo maggiormente prolifico che segna inoltre un mutamento significativo delle caratteristiche grafiche e coloristiche che coinvolgono le visioni metropolitane e un ripensamento, seppur breve, della nudità eroica degli uomini tracciati con colore rosso come il sangue dell'agnello sacrificale. 

La fase evolutiva di Aligi Sassu, gode in questo periodo, di un ulteriore impulso, i suoi viaggi parigini ed il momento critico di una fase politica che rende incerta l'arte e la stessa esistenza, si ripercuote sull'ispirazione creativa del Maestro che si sente coinvolto nella fatuità degli ideali, una cesura che soffoca tutti coloro e fra questi Sassu, che scorgono per se stessi e per l'intera Europa un momento cruciale che coinvolgerà la vita e la libertà di ogni libera aspirazione ed ispirazione. 

Sassu esprime il suo pensiero con il mezzo che gli è più congeniale, la pittura. Sono di quel periodo i “Caffè”, i “ritratti” ed altro che esprimono il periodo “realista” che non abbandonerà nell'intero volgersi degli anni Quaranta, perdurando anche in seguono. 

Un ritorno al passato si concretizza negli anni Cinquanta quando ricompaiono i soggetti maggiormente espressi della sua “idea” pittorica, i destrieri rampanti immersi in paesaggi sublimi di un passato fantastico, i personaggi della mitologia che vedono come contraltare le raffigurazioni sacre. 

L'intera mostra è stata realizzata, come già scritto, con l'utilizzo di settanta opere mai esposte e tutte frutto del lavoro del Maestro con l'utilizzo del disegno, opere su carta tracciate a matita, china, acquerello, pastello ed acrilico.  

La mostra è stata realizzata con il patrocinio del Ministero per i beni Culturali, la Provincia di Monza e Brianza, il Consorzio Brianteo Villa Greppi, il Comune di Besana in Brianza  - Assessorato alla Cultura ed è stata curata dal Prof. Giovanni Faccenda ed accompagnata da un catalogo bilingue, Editoriale Giorgio Mondadori. 

L'inaugurazione della mostra è avvenuta il 22 maggio 2010 e  rimarrà aperta fino al 4 luglio nei giorni di sabato e festivi: dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00; dal martedì al venerdì su appuntamento. 

Amici dell'Arte di Aligi Sassu c/o Villa Filippini in via Viarana, 12 (ingresso dal parco).

Fonte: http://www.italiainformazioni.com/giornale/cultura/92089/aligi-sassu-opere-inedite-mostra.htm?