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Al San Ferdinando in scena arte e Diritti Umani

Italia postato da Halina Walczyk || 10 anni fa


Due giorni all’evento attraverso lo spettacolo di Claudio Romanelli che unisce arte e solidarietà per la comunità partenopea

 

Roma 26 novembre 2013 – Pronti per la due giorni che vedrà il Teatro San Ferdinando di Napoli vetrina di un connubio di arte e solidarietà uniti come veicolo per portare i 30 diritti della Dichiarazione Universale alla comunità napoletana. Lo spettaccolo teatrale vedrà sul prestigioso palco la compagnia Claudio Romanelli in una commedia di satira e divertimento dal tittolo “Di Nonna ce ne una sola”, una commedia scritta e diretta dallo stesso Claudio Romanelli. Affiancherà la compagnia teatrale anche un nutrito gruppo di volontari di Gioventù per i Diritti Umani, progetto il cui scopo e portare i Diritti Umani ovunque avvalendosi di numerosi strumenti e programmi prodotti dalla stessa fondazione. Durante la serata infatti sarà possibile familiarizzare con le pubblicazioni prodotte dalla fondazione e rese disponibili per chiunque ne faccia richiesta. Uno schermo al plasma nell’atrio del teatro farà visionare gli annunci di pubblica utilità prodotti da Gioventù per i Diritti Umani Internazionale, affiancati dal documentario “La storia dei Diritti Umani”. Sensibile ormai da anni alle problematiche sociali, Claudio Romanelli (regista e sceneggiatore della commedia ), vuole dare, attraverso l’arte, l’ennesimo messaggio in favore dei diritti fondamentali dell’uomo. Gioventù per i Diritti Umani affiancherà questa nobile iniziativa attraverso la divulgazione di materiale in occasione della speciale serata.

Gli strumenti principali di informazione saranno quindi i 30 annunci di pubblica utilità prodotti per dar vita ai 30 articoli della Dichiarazione Universale, attraverso 30 minispot di 60 secondi circa, a completare la rassegna dei video sarà affiancato anche il documentario “La Storia dei Diritti Umani”, ovvero la travagliata battaglia dell’uomo per giungere alla Dichiarazione Universale che le Nazioni Unite hanno sancito nel 1948 per “riaffermare la fede nei diritti fondamentali dell’uomo, nella dignità e nel valore della persona umana” e per “salvare le future generazioni dal flagello della guerra”. Nel’atrio del teatro ci sarà anche uno stand dove sarà possibile firmare la petizione popolare che invita i governi ad attuare programmi affinchè i diritti umani siano oggetto di studio in ambito scolastico.

Perno del progetto Gioventù per i Diritti Umani Internazionale è quindi la Dichirazione Universale. Riconoscendo l’importanza di renderla ampiamente conosciuta dopo la sua ufficializzazione, l’Assemblea Generale chiese che questo documento “venisse divulgato, mostrato, letto ed esposto principalmente nelle scuole ed in altri enti per l’istruzione, senza distinzione basata sullo status politico dei paesi o dei territori”. I volontari di Roma rispondono a questo appello impegnandosi affinchè “i diritti umani diventino una realtà, non un sogno idealistico”, come osservò l’umanitario L. Ron Hubbard.

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