La Chiesa di Scientology di Roma ha ricordato le vittime della Shoah

27 GENNAIO GIORNO DELLA MEMORIA

Cultura e Società postato da ccduroma || 9 anni fa

Domenica 25 gennaio, la Chiesa di Scientology di Roma ha tenuto una serie di attività in occasione del “Giorno della Memoria”.

 

          Il “Giorno della Memoria” è una ricorrenza internazionale, indetta dall’ONU per il 27 gennaio di ogni anno con una risoluzione dell’Assemblea Generale emessa il primo novembre 2005, per ricordare le vittime della Shoah e uno dei periodi più drammatici dell’umanità.

 

          Con inizio alle ore 11, è stato possibile vedere una serie di documentari realizzati dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani sulle origini dell’ideologia nazista che giustificò gli “orrori dell’uomo contro l’uomo” con false pretese scientifico-psichiatriche.

 

          Nel pomeriggio, alle 15, nell’Auditorium si è invece tenuto l’incontro “Viaggio alle radici del razzismo e delle persecuzioni di origine etnica, religiosa o razziale” che introdurrà la proiezione del documentario “Dragan aveva ragione” degli autori Camillo Maffia e Gianni Carbotti. Il docufilm racconta in due ore il degrado dei campi nomadi della Capitale e gli interessi di potere e denaro che originano dal mancato riconoscimento e rispetto della dignità umana, ancora piu’ importante nel caso di persone in difficoltà.

 

          Durante tutta la giornata il Centro delle Informaizoni per il Pubblico della Chiesa di Scientology di Roma ha ospitato una mostra multimediale del Comitato dei Cittadini per Diritti Umani, gruppo che ricerca ed espone le violazioni dei diritti umani commessi in ambito psichiatrico.

 

Dalla mostra i visitatori hanno ricevuto informazioni documentate sulle origini delle leggi razziali del periodo nazista, frutto di pregiudizi psichiatrici spacciati come verità scientifiche.

 

          E’ infatti noto come l’immane tragedia che si è consumata durante la Seconda Guerra Mondiale e il regime nazistas non ha riguardato solo lo sterminio di quasi sei milioni di ebrei europei, ma anche la soppressione di quegli individui che erano ritenuti geneticamente inferiori, come i disabili e i malati mentali, e di quelle minoranze ritenute diverse e inutili, quali i Rom, i Sinti, i Polacchi, gli Slavi, i Testimoni di Geova, i Pentecostali, i dissidenti politici e gli omosessuali, portando il numero dei morti a 17 milioni di esseri umani.

 

          La giornata è stata occasione per riflettere sull’importanza della memorira quale unico modo per non incorrere più negli errori e negli orrori del passato, perché un uomo senza ricordi sarebbe quasi certamente incapace,  una società senza memoria finirebbe sicuramente per distruggersi, dimenticando il valore centrale della dignità umana.